Come religioso, ma anche perche’ medico, aveva proibito la distribuzione della comunione da parte dei sacerdoti non vaccinati: per questa sua netta posizione, il vescovo della Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, Giacomo Cirulli, e’ diventato bersaglio di insulti e minacce da parte dei no-vax, giunti in particolare sulla pagina Facebook della Diocesi.
La vicenda e’ attentamente monitorata dalla Polizia di Stato. Nei giorni scorsi agenti della Digos della Questura di CASERTA, che gia’ passano al setaccio quotidianamente la galassia no-vax, si sono infatti recati dal Vescovo Cirulli per acquisire informazioni. Al momento non sembra esserci dunque una situazione particolarmente preoccupante, ma di certo dalla Questura tengono gli occhi ben aperti. Al vescovo Cirulli sono arrivati attestati di stima e affetto.
“Esprimiamo solidarieta’ a Monsignor Giacomo Cirulli per le minacce ricevute da alcuni no vax” hanno detto Andrea Cozzolino, eurodeputato del Pd, e Luca Romano, componente della direzione regionale del Pd.
“Le minacce nei suoi confronti – hanno aggiunto – sono un atto vile e ingiustificato. Siamo certi che quanto accaduto non scalfisca la missione di monsignor Cirulli”. Il vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo e’ finito nel mirino del mondo no-vax dopo aver emesso lo scorso 9 gennaio un decreto che vieta a “sacerdoti, religiosi e laici non vaccinati di dare l’Eucarestia ai fedeli”.
Inoltre, “durante le Celebrazioni – stabilisce il documento del Vescovo – le ostie conservate nei vasi sacri devono essere coperte. Fino a nuova comunicazione e’ sospesa ogni attivita’ pastorale, catechistica e formativa in presenza”. Nel decreto – peraltro ben accolto da molti fedeli – Cirulli ha richiamato le parole di papa Francesco – da cui e’ stato ordinato vescovo – secondo cui “vaccinarsi con vaccini autorizzati dalle autorita’ competenti e’ un atto d’amore.
E contribuire a far si’ che la maggior parte della gente si vaccini e’ un atto d’amore. Amore per se’ stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli”. Cirulli ha infine ricordato come “le ostie sull’altare debbano essere tenute -rigorosamente coperte nei previsti vasi sacri”. Il vescovo 69enne, originario di Cerignola (Foggia), e’ anche medico: Cirulli, che ha compiuto il cammino di formazione al sacerdozio nell’Almo Collegio Capranica in Roma, si e’ infatti laureato nel 1981 in medicina e chirurgia all’universita’ “Federico II” di Napoli.
Cirulli era gia’ intervenuto sulla questione Covid il 29 dicembre scorso, a ridosso dunque di fine anno, con un decreto in cui vietava nelle chiese della diocesi “ogni manifestazione artistica come concerti o altri eventi”, e in cui disponeva che l’ingresso fosse consentito “solo ad numero di persone gia’ stabilito in base alla capienza della chiesa” e in cui raccomandava “la presenza di vigilanti all’ingresso della chiesa che controllino il non superamento del numero consentito, e il rispetto dell’obbligo delle mascherine Ffp2 e che venga eseguita la sanificazione”.
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