La curva epidemia rallenta in Italia grazie allo straordinario sforzo dell’inoculazione di terze dosi di vaccino. Parola di Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità.
“Certamente siamo in una situazione delicata e con numeri ancora crescenti per quel che riguarda l’incidenza di infezioni. Tuttavia, la crescita percentuale dell’ultima settimana è stata inferiore alla precedente e, negli ultimi giorni, vi sono evidenze di chiara decelerazione della curva epidemica in linea con quanto osservato in altri Paesi. Nel Regno Unito si sta assistendo alla riduzione dei ricoveri”. Lo ha sottolineato, in un’intervista al Corriere della Sera, Franco Locatelli.
E poi ha spiegato: “La pressione sulle strutture sanitarie nelle ultime settimane è decisamente aumentata. Il rischio da scongiurare è di danneggiare i pazienti con patologie differenti dal Covid riducendo il numero di procedure mediche o chirurgiche.
A questo rischio può contribuire anche un elevato numero di contagi tra gli operatori sanitari che è certamente non trascurabile. Non possiamo parlare però di ospedali vicini al collasso”.
“Nelle passate ondate come quella dello scorso inverno – ha sottolineato – abbiamo avuto, pur in assenza di varianti così contagiose, numeri doppi di ricoverati sia nelle aree mediche sia nelle rianimazioni.
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È il frutto del largo numero di vaccinazioni effettuate: quasi 120 milioni di dosi somministrate e 26 milioni di persone che hanno ricevuto la dose booster sono numeri straordinari e hanno consentito di proteggere largamente dal rischio di malattia grave o addirittura fatale gli italiani”.
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Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2022 - 10:08