I clan della camorra riciclavano i proventi delle scommesse illegali nei paradisi fiscali di Panama, Romania e Malta.
Lo hanno scoperto i carabinieri che ha stroncato una organizzazione criminale, contigua a cosche di camorra e altre mafie, che ha gestito scommesse illegali e gioco d’azzardo, reimpiegando il denaro ‘sporco’.
E’ infatti questo il centro di una inchiesta dei carabinieri di Salerno che ha portato a 33 misure cautelari in carcere che i militari dell’Arma stanno eseguendo nelle province di Salerno, Napoli, Roma, Potenza, Ravenna e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta, in collaborazione con organismi di polizia stranieri.
I reati contestati agli indagati, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, all’intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, auto-riciclaggio, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare la criminalità organizzata.
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Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2022 - 07:39