Ancora in corso i controlli della Guardia di Finanza all’imbarcazione privata che ha trasportato un gruppo di ischitani senza Super green pass da Ischia fino a Napoli, per visitare le proprie famiglie.
I cittadini di Ischia, accompagnati dal professore di Resistenza Radicale Davide Tutino, dal segretario del sindacato Fisi Ciro Silvestri e da Nino Fusco, vigile del fuoco della Fisi in sciopero della fame da otto giorni, sono bloccati al vento e sotto la pioggia, e non è chiaro quando potranno tornare a casa.
Il gruppo di profughi rischia ormai di non rincasare e sta valutando dove trovare rifugio. All’alba di questa mattina un peschereccio è partito da Monte di Procida, alla volta dell’isola di Ischia. A bordo del peschereccio il professor studente Davide Tutino, radicale, e Nino Fusco, suo compagno nel sindacato Fisi, all’ottavo giorno di sciopero della fame per il ripristino dei diritti umani e costituzionali.
L’imbarcazione ha caricato un gruppo di cittadini italiani confinati sull’isola di Ischia, a causa del decreto governativo che impedisce ai non vaccinati di lasciare le isole.
“L’ennesimo decreto approvato in spregio alle normative costituzionali, europee, e ordinarie”, dichiarano i traghettatori, “la nostra Costituzione prevede la continuità territoriale e il diritto alla mobilità. Questa norma illegittima ripristina il confino fascista, e impedisce perfino ai parlamentari delle isole di esercitare il proprio mandato, attentando ai diritti politici dell’intero elettorato.”
“Inoltre”, essi aggiungono, “la stessa normativa europea che istituisce il green pass vieta ogni discriminazione dei non vaccinati, rendendo nulle le declinazioni discriminatorie del pass, introdotte in Italia.”
Il gruppo di ischitani sbarcato a Monte di Procida è stato accolto dal segretario vicario della Fisi, Ciro Silvestri.
“Il nostro sindacato- dichiara- rivendica l’assoluta necessità di ripristinare lo stato di diritto e la Costituzione, come premessa indispensabile per la difesa dei lavoratori e dei cittadini. Questo è il motivo del nostro presidio, di fronte alla questura di Napoli, in difesa della Costituzione.”
Davide Tutino, giunto appositamente da Roma, domanda: “come è possibile che la quasi totalità dei parlamentari accetti di farsi umiliare e calpestare da un governo che agisce al di fuori del Diritto? A quale terribile ricatto obbediscono? Dobbiamo essere grati a quei parlamentari che hanno sostenuto l’iniziativa: Jessica Costanzo, Francesco Forciniti, Sara Cunial, Bianca Laura Granato.”
“Ora più che mai”, conclude Tutino, “è necessario far crescere la disobbedienza al regime, raccogliendoci in una casa comune, il Comitato di Liberazione Nazionale.”
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