La Guardia di Finanza ha smantellato con dieci misure cautelari – tre ordinanze in carcere e sette ai domiciliari – emesse dal Gip del tribunale di Napoli un’organizzazione capeggiata da due uomini residenti nel capoluogo partenopeo specializzata nel falsificare banconote e monete in euro.
Al termine di una complessa attività investigativa coordinata Scoperta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura, nei confronti di dieci soggetti indagati per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.
In base agli elementi finora raccolti nel corso delle indagini, sono emersi indizi secondo i quali gli indagati avrebbero fabbricato ingenti quantitativi di banconote contraffatte, di pregevole fattura e di vario taglio.
Ai vertici del sodalizio, figurerebbero due soggetti napoletani. Sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle investigazioni, allo stato in fase di indagini preliminari e fatte salve le successive valutazioni di merito, sono state individuate le specifiche mansioni dei componenti dell’organizzazione nella gestione del funzionamento dei macchinari utilizzati per la stampa, nella cura della veste grafica e cromatica dei biglietti, nel taglio delle banconote e nella custodia di quelle già prodotte, nell’intermediazione per la loro successiva cessione, nelle modalità di consegna e nell’effettiva alienazione dei soldi falsi direttamente sul territorio.
Le indagini durate circa due anni avevano condotto, nell’ottobre 2020, al sequestro di una stamperia ubicata all’interno di un appartamento situato in un complesso condominiale della zona Est di Napoli, la cui individuazione era risultata particolarmente complessa.
Il contratto di locazione dell’appartamento era intatti intestato a un soggetto “prestanome”, la cui presenza non era mai stata notata dagli investigatori nel corso delle attività di osservazione. L’energia elettrica necessaria per il funzionamento dei numerosi macchinari professionali utilizzati per la stampa delle banconote era prelevata attraverso un allaccio abusivo alla corrente condominiale.
In tale occasione, erano state rinvenute e sequestrate oltre 68.000 banconote contraffatte per un valore nominale complessivo di oltre 1 milione di euro e arrestate, in flagranza di reato, quattro persone – i cui nuclei familiari sono risultati anche essere percettori di reddito di cittadinanza – sorprese a stampare e confezionare le banconote della nuova serie “Europa”, pronte per essere illecitamente immesse nel circuito legale.
Tra le banconote sequestrate, sono risultate presenti anche numerosi biglietti da 5 euro, taglio inusuale ma molto insidioso per i cittadini proprio in ragione dell’importo poco rilevante che difficilmente induce sospetti nei soggetti che ne entrano in possesso.
L’operazione odierna giunge al termine di una serie di attività di contrasto che, nel tempo, la Guardia di Finanza ha condotto in Campania nello specifico settore della falsificazione monetaria, in sinergia e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e che ha dato luogo nell’ultimo quinquennio, al sequestro di quattro stamperie e di oltre 52 milioni di euro contraffatti e all’arresto, in flagranza di reato, di tredici soggetti.
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Articolo pubblicato il giorno 14 Gennaio 2022 - 13:40