Benevento, abusa di una donna mentre la accompagna a casa: arrestato 31enne originario della Costa d’Avorio
Un uomo di 31 anni, originario della Costa d’Avorio, ma residente a Benevento, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una donna, sua connazionale. Le violenze sarebbero avvenute in auto mentre l’uomo accompagnava a casa la donna.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari di carabinieri di Airola, nel Beneventano, al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, eseguendo l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica.È stata la denuncia della donna a dare l’avvio alle indagini.
La donna era stata soccorsa lungo la strada statale nei pressi di Airola da una passante, che l’aveva notata camminare sul ciglio della strada, a piedi nudi ed in evidente stato di agitazione. Non appena giunta negli uffici di polizia giudiziaria, la donna ha ricevuto i primi soccorsi dal personale del 118 che ha accertato la presenza sul volto e sul collo della donna di alcune ferite da graffio, nonché la tumefazione dell’occhio e dello zigomo destro.
La donna ha raccontato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte del 31enne, mentre si trovavano in macchina di rientro da Napoli. La pretesa sessuale avanzata durante tutto il tragitto veniva giustificata quale compenso per aver accompagnato la connazionale in macchina fino a Napoli e, a fronte del fermo diniego opposto dalla vittima, l’indagato con violenza la costringeva a subire atti sessuali contro la sua volontà, impedendole altresì di gridare e richiedere aiuto, finché la stessa riusciva a sfuggire alla presa dell’aggressore e ad uscire dal veicolo, dandosi alla fuga.
Le attività di indagine, coordinate dalla Procura e avviate tempestivamente dal personale della Stazione CC di Airola a seguito della denuncia della persona offesa, hanno consentito di raggiungere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, in relazione al predetto episodio di violenza sessuale e di lesioni.
Dopo aver sentito la vittima, si procedeva a raccogliere gli elementi necessari per l’identificazione dell’indagato e ad acquisire riscontri in merito al transito della autovettura sulla quale viaggiavano lo stesso e la persona offesa in luoghi ed orari compatibili con quanto riferito dalla vittima, previa analisi dei fotogrammi del sistema di videosorveglianza della Valle Caudina.
Secondo l’ipotesi di accusa, condivisa dal gip in punto di gravità indiziaria, quanto denunciato trova puntuale conferma nelle fonti di prova dichiarative, documentali e nel referto di pronto soccorso, raccolte dalla polizia all’esito delle indagini.
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