Truffe anziani in tutto il Nord Italia: 10 arresti. Questa mattina, a Napoli, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone, tutte residenti nella provincia di Napoli, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate in danno di anziani, perpetrate in tutto il territorio nazionale ed in particolare in Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania.
L’indagine, condotta da ottobre 2020 a maggio 2021 a seguito di episodi consumati nella provincia di Bologna, ha consentito di disarticolare tre distinti gruppi criminali specializzati in truffe in danno di vittime vulnerabili, prevalentemente anziani, con il metodo del cosiddetto “finto Maresciallo dei Carabinieri ovvero del finto avvocato”.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gli indagati, abitualmente avrebbero consultato siti internet per poter reperire numeri di telefono e informazioni utili cosi’ da utilizzarli per spacciarsi come “Marescialli dei Carabinieri” e “Avvocati”, raccontando di falsi gravi incidenti stradali nei quali sarebbero stati coinvolti i loro cari e richiedendo, contestualmente, somme di denaro o preziosi da consegnare ad un complice, nel ruolo di esattore, per evitare gravi conseguenze giudiziarie derivanti dai sinistri stradali.
Secondo quanto emerso dalle indagini, per rendersi maggiormente credibili avrebbero invitato le vittime a contattare il 112 e, tenendo la linea telefonica aperta, avrebbero fatto credere, erroneamente, al malcapitato di parlare con i Carabinieri che, ovviamente, confermavano le circostanze della vicenda. Con questo meccanismo venivano a conoscenza di ulteriori dati sensibili che poi avrebbero utilizzato con il falso avvocato per chiedere il pagamento di una cauzione, generalmente di alcune migliaia di euro o preziosi, affinche’ il parente non patisse gravi conseguenze legali ovvero fosse rilasciato.
Una delle tre organizzazioni, al fine di eludere le indagini, avrebbe dislocato il Call Center da cui partivano le telefonate nei confronti delle vittime in Spagna, piu’ precisamente a Barcellona, da dove, utilizzando schede telefoniche iberiche, sarebbe stata organizzata la truffa. Sono state effettuate varie perquisizioni nei confronti dei 10 indagati finalizzate anche al sequestro preventivo di denaro contante, provento delle Truffe, per un ammontare di 100 mila euro. Le indagini hanno rilevato 64 Truffe ai danni di anziani, con un illecito profitto di circa 200 mila euro.
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