A Napoli il Comitato per il restauro del Cimitero delle 366 fosse. A presiederlo l’arcivescovo Battaglia e rettore Nicoletti
“L’impegno per mettere al centro dei principali itinerari culturali della città di Napoli uno dei suoi complessi monumentali più importanti sotto il profilo architettonico e più simbolici dal punto di vista storico-sociale come il Cimitero delle 366 Fosse può e deve essere uno degli impegni principali per il rilancio della area orientale di Napoli”.
Così Paolo Giordano, coordinatore del Dottorato di Ricerca in ‘Architettura, Disegno industriale e Beni culturali’ dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, ha presentato oggi i primi risultati di studio e di ricerca del protocollo d’intesa siglato tra l’Arciconfraternita di S. Maria del Popolo agli Incurabili e il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Vanvitelli con l’obiettivo, tra gli altri, di un grande progetto di valorizzazione e restauro del Cimitero delle 366 Fosse “inteso come porta di accesso monumentale al più vasto parco cimiteriale della collina di Poggioreale”.
Per rispondere ad un grave stato di degrado della struttura e per progettare nuove forme di valorizzazione e di fruizione anche multimediale l’Arciconfraternita di S. Maria del Popolo agli Incurabili e l’Università Vanvitelli hanno costituito un Comitato d’onore per la valorizzazione e il restauro del Cimitero delle 366 Fosse che affiancherà il Comitato di direzione del progetto, composto da padre Salvatore Fratellanza, presidente del Comitato di gestione delle Arciconfraternite commissariate della Diocesi e dal professore Paolo Giordano.
A presiedere il Comitato d’onore ci saranno l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, e il rettore della ‘Vanvitelli’, Giovanni Francesco Nicoletti.
“Nella Diocesi di Napoli – ha evidenziato Battaglia – purtroppo c’è un immenso patrimonio artistico e culturale di Chiese chiuse (oltre 200) ed architetture dimenticate e degradate proprio come il Cimitero delle 366 fosse, un complesso monumentale unico al mondo nel suo genere di architettura sociale con uno straordinario valore metaforico di uguaglianza e carità cristiana. La mia presenza nel Comitato d’onore vuole essere un segno concreto e tangibile della volonta’ di intraprendere un nuovo corso d’impegno per tornare a rendere accessibili e fruibili luoghi come il Cimitero delle 366 fosse oggi erroneamente dimenticati”.
Tra storici dell’arte, storici dell’architettura, esperti di valorizzazione del patrimonio culturale, rappresentanti del mondo delle imprese ed esperti specifici del settore dei cimiteri monumentali saranno otto i membri del Comitato d’onore che sarà costituito da Edoardo Cosenza, Assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Cesare De Seta, professore emerito di Storia dell’Architettura all’Università Federico II, Stefano Della Torre, presidente della Società Italiana per il Restauro dell’Architettura, Nicola Di Battista, direttore de L’Architetto, la rivista scientifica del consiglio nazionale degli Architetti, Mauro Felicori, fondatore dell’ASCE, l’Associazione dei Cimiteri storico-monumentali in Europa, Maurizio Manfellotto, presidente dell’Unione Industriali Napoli, Lidija Plibersek, presidente dell’ASCE e Giuliano Volpe, presidente emerito del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici.
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