Recordman di scarcerazioni: 4 volte mandato in carcere nell’ultimo anno e mezzo e per quattro volte scarcerato miracolosamente.
Risultato da Guinness dei primati. Difeso dall’avvocato Gennaro De Gennaro, il Panariello Marcello ha potuto lasciare per la quarta volta il carcere di Fuorni sebbene le accuse erano gravissime.
Arrestato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio, nella giornata del 9 dicembre scorso, Marcello Panariello dopo poche ore dall’arresto è stato portato al cospetto del Tribunale di Nocera Inferiore per essere giudicato con rito direttissimo.
Il giovane rientra anche nell’ordinanza del blitz di Scafati che ha decapitato i clan Cesarano-Matrone-Buonocore. Ed infatti a seguito di quella perquisizione domiciliare, i carabinieri di Scafati avevano trovato 31 grammi di Hashish ed altri di marijuana, 2600 euro in contanti, bilancino, materiale per il confezionamento e residui di cocaina.
Ed anche questa volta l’ufficio di procura aveva chiesto per il giovane la custodia cautelare in carcere ma il giudice accogliendo la tesi del suo difensore di fiducia, l’avvocato Gennaro De Gennaro ha applicato la misura del divieto di dimora nel comune di Scafati.
Ciò significando che Panariello è ritornato ad essere un uomo libero sebbene sia stato arrestato per un consistente quantitativo di stupefacente e sia considerato al vertice della più importante piazza di spaccio scafatese.
I carabinieri della tenenza di Scafati hanno arrestato ripetutamente il Panariello Marcello. Innumerevoli le perquisizioni ed innumerevoli i sequestri. Clamorosa la scarcerazione alla vigilia dello scorso Capodanno quando il giovane fu arrestato con 48 grammi di cocaina già suddivisi in dosi ma fu rimesso subito in libertà dopo poche ore, riportando una condanna di 8 mesi di reclusione.
Il giovane è passato agli onori della cronaca criminale perché era stato considerato armiere del clan di Scafati e per aver partecipato all’estorsione del ristorante acqua e sale di Scafati. Per quell’accusa il Panariello era stato assolto. Qualche mese fa, il giovane aveva impugnato una pistola e si era portato nei pressi dell’abitazione della compagna a Pompei sparando numerosi colpi di arma da fuoco contro il palazzo della donna dalla cui unione era nato un bambino.
La donna aveva impedito al Panariello di poter frequentare il figlio.
Ne era derivata una raffica di proiettili contro l’abitazione della donna.
La biografia criminale del Panariello dimostra che si tratta di un soggetto estremamente pericoloso vicino ad ambienti criminali di Scafati dedito al traffico di droga e di armi.
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Nonostante tutto il Panariello con l’arresto di oggi ha evitato il carcere ed è ritornato ad essere un uomo libero col divieto di dimora nel comune di Scafati.
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