Cronaca Nera

Omicidio a Ponticelli: Gennaro Matteo attirato in una trappola

Condivid

Omicidio a Ponticelli: Gennaro Matteo ha pagato con la vita la sua vicinanza ai De Luca Bossa-Minichini.

Il 35enne ucciso l’altra sera, con un solo precedente risalente a 6 anni fa Gennaro Matteo, nato a Cercola e residente a Portici, secondo gli investigatoRi aveva frequentazioni con i De Luca Bossa Minichini e per questo è stato ucciso.

Sarebbe stato attirato in una trappola in via Pacioli nei pressi del Lotto Zero, bunker dei De Luca Bossa. Ad entrare in azione almeno quattro persone, in sella a due moto.

Secondo alcune informazioni raccolte dagli investigatori, erano due gli scooter che si aggiravano nel quartiere poco prima dell’agguato. Dieci i colpi esplosi, dice l’esame esterno della salma, ma solo un bossolo e una ogiva ritrovate dagli inquirenti.

La pioggia incessante che è è caduta l’altra sera al momento dell’agguato potrebbe aver portato via i bossoli oppure  l’arma utilizzata è una mitraglietta di quelle provviste di una sorta di rete che trattiene il bossolo espulso evitando che finisca a terra, la preferita dei ‘gruppi di fuoco’ delle cosche militarmente ed economicamente più potenti.

La vittima era a piedi e stava raggiungendo l’auto parcheggiata poco distante dal pezzo di selciato dove ha trovato la morte. Inutili i soccorsi del 118, Matteo è deceduto prima dell’arrivo al vicino ospedale del Mare. Gli investigatori ritengono che l’omicidio possa essere stato ordinato dalla zona di Ponticelli ‘vecchia’, ovvero il quartiere generale dei De Micco detti ‘bodo’.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Agguato a Ponticelli: ucciso Gennaro Matteo

Nonostante risiedesse a Portici, la vittima frequentava Ponticelli, il luogo in cui 6 anni fa fu arrestato per possesso di armi. In quell’occasione era probabilmente armato per fare da scorta a un boss del rione oppure per compiere un azione delittuosa. Poi  Gennaro Matteo era scomparso dai radar degli investigatori: nessun reato, nessun fermo. Evidentemente si è mosso sotto traccia e ha saputo rendersi “invisibile” ma ciò non è bastata a salvargli la vita. I clan della zona sapevano le sue frequentazioni.

Ora gli investigatori stanno cercando elementi utili alle indagini passando al setaccio la sua vita, le sue amicizie ma soprattutto il suo cellulare alle ricerca di nomi e contatti.

@RIPRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2021 - 07:43

Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Dan Sucu nuovo azionista di maggioranza del Genoa: l’imprenditore rumeno investe 45 milioni

Cambio di guardia al vertice del Genoa. L’imprenditore rumeno Dan Sucu, noto patron del Rapid… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 16:51

Sant’Antimo, spedizione punitiva: arrestate 6 donne

Sant'Antimo, Sei donne sono finite agli arresti domiciliari a Sant'Antimo, accusate di aver partecipato a… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 16:44

Rassegna Natalizia ai Colli Aminei: Gli Arteteca tra i protagonisti di Natale in terza

La III Municipalità e il Comune di Napoli, in collaborazione con la società Full Heads… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 16:27

Capua, ferì la vicina per futili motivi: condannato

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile e rigettato il ricorso presentato da Roberto Polito,… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 16:12

De Luca propone di incentivare le donazioni di organi per ridurre le liste d’attesa

NAPOLI (ITALPRESS) - Si è svolto un evento celebrativo presso l'aula magna dell'ospedale Monaldi, commemorando… Leggi tutto

18 Dicembre 2024 - 15:03