Nuove restrizioni covid in arrivo: giovedì 23 dicembre a Palazzo Chigi si terrà la riunione della cabina di regia sul Covid-19 presieduta dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Poi è previsto un Consiglio dei ministri. Si pensa a nuove misure per contrastare la variante Omicron, anche perché l’Italia rischia di passare presto in zona arancione.
L’ipotesi di ingresso in vigore del nuovo decreto potrebbe essere lunedì 27 dicembre: verrebbe ridotta la validità del Super Green Pass in quando le misure in campo parlano di obbligo mascherine all’aperto, tamponi obbligatori (anche per vaccinati) per “grandi eventi” e potenziale estensione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori.
In vista del Capodanno il Governo valuta se inserire l’obbligo di tampone negativo per accesso a discoteche, feste ed eventi di piazza, mentre escluderebbe l’obbligo per ristoranti e bar, dove rimarrebbe dunque la regola del Super Green Pass obbligatorio.
Sul tavolo della Cabina di regia ci sarà l’ipotesi di ridurre la durata della validità del Green pass. La durata della certificazione verde è già stata riportata da un anno a nove mesi. Gli esperti sostengono, però, che la validità dovrebbe essere in linea con l’effettiva protezione che dà il vaccino anti-Covid, visto che già dopo cinque o sei mesi si rileva una diminuzione nella protezione offerta dal vaccino. Sul piatto la riduzione della validità a sette o mesi. L’altra ipotesi è che il rilascio della certificazione verde sia ancorata alla somministrazione della terza dose.
Alla riunione potrebbe essere valutata una eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto col pubblico. Per esempio alla pubblica amministrazione, oppure l’estensione del certificato verde in versione rafforzata negli stessi ambiti.
Fra le possibilità c’è quella dell’estensione dell’obbligo dell’utilizzo delle mascherine anche all’aperto, come avviene ad esempio nelle regioni in zona gialla e come ha già stabilito in autonomia il Veneto.
Allo studio anche la possibilità di richiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche, i cinema, i teatri e per partecipare a eventi e feste. Questo potrebbe contribuire a rendere i luoghi pubblici simili a “bolle” a scarsa circolazione di Sars-cov2. Ma questa ipotesi suscita parecchie perplessità tra le forze politiche.
Fra le misure allo studio c’è anche l’ipotesi di introduzione dell’obbligo di pass verde di base (tampone, vaccino o guarigione) per entrare nei centri commerciali. L’obiettivo sarebbe quello di ridurre gli assembramenti. L’alternativa sarebbe quella di puntare, invece, sugli ingressi contingentati.
Fra le regole ci potrebbe essere anche quella di una reintroduzione del “limite numerico” di persone all’interno di abitazioni private durante questo periodo di festa.
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