Napoli, Manfredi: “Ottimista il 2022 anno della svolta”. Nella conferenza stampa di fine anno, il sindaco Gaetano Manfredi traccia un bilancio dei primi 70 giorni dall’insediamento
Dopo un avvio “molto faticoso”, a causa delle tante emergenze e delle problematiche legate alla pandemia, il 2022 potrà essere l’anno della svolta per Napoli.
Nella conferenza stampa di fine anno, il sindaco Gaetano Manfredi traccia un bilancio dei primi 70 giorni dall’insediamento e guarda con un certo ottimismo all’immediato futuro.
Il primo cittadino elenca una serie di priorità sulle quali si intende intervenire, anche se la questione principale resta la situazione finanziaria del Comune e le notizie che si attendono da Roma per un aiuto.
“Aspettiamo in queste ore l’approvazione definitiva della Finanziaria in cui c’è il provvedimento per le Città metropolitane – ricorda – in questo ci darà l’opportunità di affrontare in maniera radicale il tema del debito, dando nuove prospettive di crescita e riorganizzazione della macchina comunale e delle partecipate”.
Il prossimo sarà un “anno importante”, ripete come un mantra il primo cittadino, che poi chiama tutti a dare il proprio contributo, “l’amministrazione come i cittadini”.
Accanto al potenziamento del personale e delle figure tecniche, che servono anche per non perdere le risorse del Pnrr, Manfredi elenca una dopo l’altra le sfide per i prossimi mesi. Comincia non a caso dalla scuola, ribadendo la condivisione con l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, della necessità di un patto educativo. Sta poi partendo la ristrutturazione di alcuni edifici e la manutenzione straordinaria del verde, per evitare le chiusure di parchi e scuole quando c’è maltempo. Un tema molto sentito dai cittadini è quello dei trasporti.
Manfredi chiarisce che a gennaio dovrebbero ripartire le prove dinamiche per alcuni dei nuovi treni della metro acquistati, dopo il blocco alla messa in esercizio dei convogli arrivato lo scorso luglio.
Il 2022 potrebbe essere anche l’anno della riapertura della funicolare di Mergellina e della messa in esercizio della linea 6 della metro, almeno per una parte della tratta. Si procederà, inoltre, alla ripavimentazione di una cinquantina di strade, per evitare buche, incidenti, contenziosi e disagi. Sul fronte del welfare, si lavorerà innanzitutto sull’emergenza dei senza fissa dimora, individuando nuovi posti nelle strutture di accoglienza comunali e della Chiesa. Per essere una capitale europea, Napoli ha bisogno anche di un “ridisegno urbano”
.“Occorre aggiornare il piano regolatore, fermo a 30 anni fa – evidenzia il sindaco – e poi sbloccare i grandi progetti di trasformazione urbana bloccati da anni”.
Tra questi c’è sicuramente Bagnoli, per il quale il primo cittadino fa notare di non aver ancora ricevuto la nomina a commissario. Nell’elenco delle tante priorità, c’è anche la rifunzionalizzazione e la gestione degli impianti sportivi chiusi o inutilizzati, l’apertura di nuove case di accoglienza per donne vittime di violenza, un grande piano culturale per la città e un cambio di passo sul turismo, per sfruttare al meglio le potenzialità di Napoli.
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