In Campania, la strada con maggior numero di incidenti e di feriti è la statale 18 Tirrena Inferiore (rispettivamente 138 e 220). Quelle con più morti (4) risultano l’A1 Milano – Napoli (il tratto campano dal km.680 al km.760) e la SS 162 Asse Mediano, mentre alla Diramazione di Capodichino spetta il primato relativo al numero di incidenti per chilometro: 5,94.
È quanto emerge dallo studio sulla Localizzazione degli incidenti stradali dell’Automobile Club d’Italia che focalizza l’attenzione sui sinistri e loro conseguenze avvenuti sulla rete primaria nazionale, ovvero autostrade, raccordi, tangenziali e strade statali.
Secondo l’elaborazione dei dati effettuati dall’ACI Campania, lo scorso anno, su circa 3.600 km di strade costituenti la rete primaria della nostra regione, si sono verificati 1.446 incidenti in cui hanno perso la vita 58 persone, mentre 2.199 sono rimaste ferite: in pratica, 4 decessi ogni 100 sinistri.
Rispetto al 2019, la tendenza risulta in diminuzione, sia per quanto riguarda gli incidenti (-47%) che le loro conseguenze (-37% morti e -38% feriti). E non poteva essere diversamente, in quanto il 2020 è stato fortemente condizionato dalle restrizioni alla mobilità imposte dalle misure di sicurezza governative per fronteggiare la pandemia da Covid-19.
Resta, comunque, il dato significativo che un incidente su cinque ed un morto su tre si registrano sulla rete stradale principale campana, mentre, in termini assoluti, l’incidentalità è maggiormente concentrata nei centri abitati. Infatti, il 75,3% dei sinistri (5.335), il 55,7% dei morti (98) ed il 72,8% dei feriti (7.245) avvengono in ambito urbano.
Spostando l’attenzione sulla provincia di Napoli, la statale 162 Asse Mediano risulta la strada più pericolosa avendo registrato il maggior numero di incidenti (71), di decessi (4) e di feriti (109, in ex aequo con l’A3 Napoli-Salerno). La SS 145 Sorrentina si caratterizza per il più elevato coinvolgimento di veicoli a due ruote (38) e per numero di pedoni investiti (4), mentre spicca, ancora una volta, l’Asse Mediano anche per numero di sinistri riconducibili a mezzi commerciali (14).
“I dati non devono trarre in inganno, dichiara il Presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola. La diminuzione degli incidenti e delle loro conseguenze registrata nel 2020 per cause eccezionali, estranee alla sicurezza stradale, con ogni probabilità la sconteremo quest’anno, con gli interessi, come dimostrano le anticipazione sul trend in crescita del primo semestre. L’incidentalità stradale resta un problema prioritario che non riguarda solo i comportamenti di guida, ma, anche e soprattutto, la qualità delle infrastrutture.
Se l’Asse Mediano conquista la palma nera della pericolosità non è un caso. Si tratta di un collegamento viario caratterizzato da elevatissimi volumi di traffico e, nel contempo, da precarie condizioni di manutenzione in termini di asfalto, barriere di sicurezza, segnaletica, illuminazione (praticamente inesistente) e pulizia.
Sotto questo aspetto confidiamo in un deciso cambio di passo da parte della nuova governance della Città Metropolitana, visto che la precedente amministrazione è stata decisamente latitante anche in questo settore”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2021 - 14:01