La Chiesa festeggia oggi 8 dicembre l’Immacolata Concezione.
“Oggi l’universo festeggia la concezione di Anna avvenuta per opera di Dio, perché questa concepì colei dalla quale sarebbe nato il Verbo 2. La festa ebbe origine nella Chiesa di Gerusalemme, presso cui era sempre viva la memoria del sito della casa natale di Maria nelle vicinanze della Porta e della Piscina Probatica, cioè delle pecore.
La concezione senza peccato originale di Maria è un evento cosmico, perché la Vergine, nata da un seno sterile, santifica il seno sterile della natura e innesta sulla sua infecondità la fecondità della virtù, preparando così una dimora per il Creatore. Ecco perché Maria, sin dalle origini DEL cristianesimo, è venerata dai fedeli come la “Tutta santa”.
La solennità, è introdotta a Roma da papa Sergio I (687-701). Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus” proclama il dogma della Concezione Immacolata di Maria.
Nel paradiso terrestre Iddio Padre, nell’atto di scacciare Eva, preannunzió la nascita di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente e colla sua concezione senza macchia avrebbe riparato i danni del primo peccato.
Siccome gli avvenimenti dell’Antico Testamento erano figura di quanto doveva realizzarsi nel Nuovo, così in molti è adombrata l’Immacolata: nel roveto ardente che arde e non si consuma; nel vello di Gedeone, ma specialmente nella verga di Tesse da cui doveva germogliare il fiore nazareno.
Fin dai primi tempi della Chiesa si è sempre venerata l’Immacolata Concezione di Maria, ma non era ancora un dogma. Finalmente, il 2 febbraio 1849, il Pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo alle insistenze dei vescovi e dei fedeli, inviò ai medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all’Immacolata. La quasi totalità rispose esprimendo il desiderio vivissimo proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma.
A questi voti Pio IX aggiunse la sua parola infallibile e l’8 dicembre 1854, alla presenza di tutta la corte pontificia e gran numero di vescovi e cardinali, definiva come dogma di fede la verità della Concezione Immacolata di Maria.
Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo, ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità, l’essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre.
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