In data 21.12.2021, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nellโambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha dato esecuzione ad unโordinanza di misure cautelari coercitive personali e reali, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 99 soggetti, tra persone fisiche e societร attive su tutta la Regione Campania.
Due gli arresti, di cui uno ai domiciliari, tre i โcolletti bianchiโ colpiti dal divieto di esercizio della professione per 2 anni, 31.000.000 di euro il valore dei sequestri preventivi di somme di denaro e beni; i reati contestati sono: frode fiscale, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, realizzati in forma associativa.
In particolare, i soggetti destinatari delle misure cautelari personali sono indiziati di aver costituito unโassociazione criminale con base logistica tra Giugliano in Campania e Qualiano, specializzata nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti relative alla fornitura di materiale edile.
Era stato infatti costituito un gruppo di societร โcartiereโ intestate a compiacenti prestanome, prive di qualsivoglia struttura aziendale e di documentazione attestante gli acquisti dei materiali destinati alla successiva vendita nei confronti di ben 41 imprese effettivamente attive.
Le misure eseguite oggi costituiscono il risultato di unโarticolata indagine avviata attraverso lโesecuzione di verifiche fiscali e lโapprofondimento di segnalazioni per operazioni sospette ai fini della normativa antiriciclaggio, che ha consentito, anche con il successivo supporto di intercettazioni telefoniche, di delineare compiutamente la struttura associativa e di individuare il modus operandi della consorteria nonchรฉ i diversi ruoli e i precisi profili di responsabilitร in capo a ciascun sodale.
ร cosรฌ emerso che le societร acquirenti, allo scopo di simulare lโeffettivitร delle operazioni commerciali oggetto dโindagine, avrebbero pagato il corrispettivo tramite bonifici bancari alle societร cartiere riconducibili a 2 soggetti del giuglianese che, di contro, avevano emesso le false fatture di vendita.
Gli incassi venivano quindi dirottati, sempre tramite i canali di intermediazione bancaria, su conti correnti esteri intestati a commercianti cinesi stabilmente residenti in Italia (resisi disponibili grazie alla fitta rete di โamicizieโ dei promotori) o su conti correnti della Repubblica Ceca intestati a societร comunque riferibili al gruppo criminale.
Una volta monetizzate le somme di denaro, lโassociazione, trattenuto quale compenso dellโillecita attivitร un importo pari allโI.V.A. delle fatture, restituiva alle societร beneficiarie la differenza in contanti.
Decisivo il ruolo dei professionisti destinatari dalle misure interdittive, gravemente indiziati nel complesso disegno di frode attraverso la gestione della contabilitร delle cartiere nonostante le gravissime irregolaritร contabili; questi, oltre ad occuparsi delle pratiche amministrative relative alla costituzione, chiusura e cessione di quote, si sarebbero resi disponibili ad inventare ingegnosi artifici contabili per giustificare, dinnanzi agli Organi di controllo, le operazioni delle societร , le cui sedi erano spesso costituite presso i loro studi.
In piรน di unโoccasione, avrebbero loro stessi promosso affari illeciti presso le societร nei cui confronti venivano poi emesse le fatture per operazioni inesistenti.
Queste ultime, beneficiarie ed utilizzatrici delle fatture false hanno cosรฌ usufruito di indebiti risparmi di imposta derivanti dalla contabilizzazione di costi fittizi nonchรฉ della relativa I.V.A. a credito potendo inoltre disporre di โfondi neriโ costituiti dal denaro liquido โ per la parte a loro restituita in maniera non tracciata โ e turbare il libero mercato grazie allโofferta di prezzi piรน vantaggiosi.
In conclusione, la Guardia di Finanza di Napoli ha ricostruito unโevasione fiscale per un importo complessivo pari ad oltre 5.000.000 di euro, cosรฌ consentendo a questโUfficio di ottenere provvedimenti di sequestri preventivi, anche in forma per equivalente, di beni e disponibilitร finanziare in capo agli indagati per il valore corrispondente agli illeciti profitti.
Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2021 - 14:09