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Di Giacomo (S.PP.): “In carcere sono arrivati i panettoni ma non le mascherine FFP2”

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โ€œSi sono ricordati di portare in carcere il panettone ma non le mascherine Ffp2 che il personale penitenziario dovrร  comprare di tasca propria. Anche nelle prescrizioni decise dal Governo alla vigilia di Natale lโ€™emergenza contagi nelle carceri che, sicuramente per effetto della nuova variante, ha toccato in un mese lโ€™incremento del 100%, รจ del tutto ignorata.

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Come sono ignorati i focolai a Milano, Monza, Trieste, Rovigo, riprova โ€“ questa difficile da ignorare – che specie negli istituti del Nord la diffusione รจ piรน rapida rispetto a quelli del centro-sudโ€. Lo denuncia il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria โ€“ S.PP. โ€“

Aldo Di Giacomo che aggiunge: โ€œqueste festivitร  natalizie sono giornate di grande stress per il personale tutto mentre la tensione รจ altissima come testimonia lโ€™ennesimo tentativo di rivolta nel carcere di Trani che fa seguito al caso di Orvieto dove un detenuto si รจ scagliato contro gli agenti dopo aver negato la vaccinazione.

I dati ufficiali di fonte ministeriale purtroppo sono parziali e arrivano in ritardo rispetto alla realtร  che segna un trend di contagi in forte aumento in queste festivitร  natalizie e destinato dunque ad avere conseguenze impattanti sulla gestione delle carceri.

Tutto questo mentre sempre nelle prescrizioni natalizie โ€“ continua il segretario del Sindacato Penitenziari โ€“ non cโ€™รจ traccia di Super Green Pass o Green Pass rafforzato nelle carceri proprio come le carceri non esistessero se non per sentirsi piรน buoni a Natale con qualche passerella-visita e il panettone. Sminuire o nascondere la veritร  โ€“ continua โ€“ puรฒ solo portare ad unโ€™ulteriore sottovalutazione e a complicare le problematiche esistentiโ€.

Per Di Giacomo: โ€œnon รจ piรน sufficiente condividere la nostra preoccupazione ma bisogna procedere allโ€™organizzazione immediata di Open Day di vaccinazioni nelle carceri proprio come accade fuori. Continuiamo a mettere in guardia su ulteriori ritardi che si sommano a quelli giร  accumulati da mesi.

Si sta ripetendo lo stesso grave errore di sottovalutazione compiuto con lโ€™avvio della prima fase di vaccinazione anti-Covid: per la somministrazione della dose booster (cosiddetta terza dose) del vaccino โ€“ evidenzia Di Giacomo – non cโ€™รจ alcuna corsia preferenziale per il personale penitenziario e i detenuti.

E se qualcuno pensasse che attualmente sia sufficiente il normale Green Pass deve ricredersi perchรฉ non รจ cosรฌ: la sicurezza di detenuti ed agenti si garantisce con tutta una serie di strumenti e comportamenti di rigorosa prevenzione e con un monitoraggio costante della diffusione del virusโ€.

Il segretario del Sindacato Penitenziari rinnova lโ€™appello ai Ministri alla Salute e di Grazia e Giustizia perchรฉ nella circolare (Ministro Speranza) si prevede la somministrazione della dose booster anche alla fascia d’etร  tra 40 e 59 anni – dopo almeno 5 mesi โ€“ destinati a breve a scendere a 4 – dal completamento del ciclo primario – “in considerazione dell’aumentata circolazione del virus SarsCoV2, che ha determinato un incremento dell’incidenza di nuove infezioni”, ma non cโ€™รจ indicazione sulle prioritร  che riguardano agenti e detenuti.


Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2021 - 13:52



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