Unโordinanza preannunciata (rif. n.28 del 19 dicembre 2021) che arriva sconvolgendo su piรน fronti il comparto dei pubblici esercizi, discoteche, sale da ballo e locali assimilati, ancora una volta frammentati da nuove disposizioni, stavolta in materia di feste ed eventi, prese tra capo e collo.
Dalla sede provinciale di Confcommercio Campania, tuona cosรฌ Alfonso Amoroso: โAncora una volta ci si accanisce contro il settore come fosse lโunico a determinare il diffondersi della pandemia. Con quest’ultima ordinanza regionale, si vietano le feste e si chiudono locali da ballo e discoteche, ciรฒ rappresenta l’ennesima stangata finale per un settore che, dall’inizio del lockdown, ha perso il 30% delle imprese che hanno chiuso definitivamente a causa della prolungata sospensione.
L’attivitร dei locali da ballo e discoteche รจ ripresa solo l’11 ottobre con ingressi contingentati e norme rigorose sul distanziamento che i locali in regola rispettano attentamente, poi รจ giunto il tampone, il green pass ed il green pass rafforzato, ove pertanto, la sicurezza dei clienti e dei lavoratori รจ stata garantita.
Questo stesso scenario non avviene nelle strutture non idonee al pubblico intrattenimento e nelle centinaia di party illegali che sono fioriti ovunque per aggirare le regole. Con la nuova ordinanza si rischia di peggiorare la situazione : le feste si faranno in locali abusivi e non idonei e senza alcuna garanzia di sicurezza, mentre gli esercizi in regola, gli unici in grado di garantire il rispetto delle regole e tutelare la salute dei clienti, saranno costretti all’inattivitร .
La Confcommercio ha sostenuto con forza la campagna vaccinale, condividendo la necessitร di garantire la ripresa delle attivitร economiche attraverso una indispensabile conciliazione tra svolgimento ordinario delle attivitร e tutela della salute pubblica. Ricordiamo che, tuttora, l’attivitร dei locali da ballo, come per tutte le altre attivitร , รจ consentita in tutta Italia, nel rispetto delle rigorosissime norme elaborate dal CTS e, quindi, non si comprende perchรจ solo il settore del pubblico spettacolo e solo in Campania che รจ ancora in zona bianca, debba sottostare ad ulteriori limitazioni che di fatto equivalgono ad un blocco dell’attivitร , proprio nel periodo delle festivitร che per tante imprese rappresenta una indispensabile boccata d’ossigeno per poter sopravvivere.
Non siamo disposti a far morire le nostre imprese: la Regione metta subito in campo tutte le strategie necessarie per consentire alle attivitร di operare in sicurezza, se si vuole che il settore dell’intrattenimento danzante e di spettacolo, che in Campania offre lavoro a migliaia di addetti, possa sopravvivereโ.
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2021 - 12:23