510 detenuti positivi, rischio Omicron nelle carceri. Salvatore Cuffaro: “La velocità con cui la variante Omicron si sta diffondendo rischia di diventare un fenomeno esplosivo nelle carceri, simile ad una condanna a morte”.
“La pandemia e la velocità con cui la variante Omicron si sta diffondendo in questi giorni nel nostro Paese rischiano di diventare un fenomeno esplosivo nelle carceri, simile ad una condanna a morte”. Lo afferma il commissario della Democrazia cristiana nuova in Sicilia, e componente del direttivo ‘Nessuno tocchi Caino’, Salvatore Cuffaro.
“La situazione già drammatica in cui vertono le carceri italiane, sovraffollate del 150%, è un dato triste, ormai conosciuto e purtroppo inconfutabile – prosegue Cuffaro -.
Il Covid ha aggravato aspramente questo aspetto. I dati aggiornati ad oggi sul monitoraggio negli istituti penitenziari diffusi dal ministero della Giustizia sono agghiaccianti: attualmente i detenuti positivi sono 510 ed è in aumento anche il numero di agenti penitenziari contagiati. Occorre fare qualcosa e occorre farlo presto”.
Cuffaro dice anche: “La proposta di Giachetti di allargare lo sconto di pena da 45 a 75 giorni all’anno per chi in carcere ha avuto una buona condotta è una proposta che sostengo perché la ritengo utile, viste le attuali condizioni degli istituti penitenziari, e perché la reputo giusta. Ritengo, infatti, corretto che venga consentito ad oltre 7-8mila persone che hanno una pena residua di poter uscire dopo aver già scontato gli anni di giusta detenzione. Trovo ipocrita e disumano, invece, condannare le persone detenute ad una condizione di sovraffollamento, quando il resto dei cittadini italiani non detenuti ha l’obbligo di distanziamento sociale e – conclude – nei casi di accertata positività al Covid o contatti con un positivo, si è costretti alla quarantena e all’isolamento”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Dicembre 2021 - 12:23