angelovassallo
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
angelovassallo
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 17 Novembre 2024 - 10:24
11 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

WhatsApp truffa del “buono Esselunga da 500 euro”

SULLO STESSO ARGOMENTO

Oroscopo di oggi 17 novembre 2024

In questi giorni su WhatsApp sta circolando la falsa notizia di un buono Esselunga di 500 euro. Buono ovviamente falso. Il testo annuncia la vincita di un un premio di ben 500 euro. Ecco come riconoscere la truffa.

PUBBLICITA

Ogni giorno potrebbero pararsi davanti agli utenti situazioni al limite che non erano mai state viste prima. WhatsApp è una delle applicazioni più utili e soprattutto utilizzate al mondo negli ultimi anni, ma spesso si trasforma in un veicolo perfetto per cui i tranelli e gli inganni che vanno a trarre beneficio dagli utenti.

Ovviamente la colpa non è assolutamente del noto colosso della messaggistica, il quale in ogni modo ha salvaguardato i suoi utenti negli ultimi anni. Negli scorsi giorni si è diffusa la voce di un buono da 500 € gratuito elargito da Esselunga, la nota catena di supermercati italiani. Chiaramente si capisce che non c’è nulla di vero in tutta questa situazione che è stata smentita prontamente anche da un comunicato da parte di Esselunga stessa.

La nota di Esselunga

“Segnaliamo che negli ultimi giorni sono pervenute numerose segnalazioni circa la ricezione di messaggi che promettono falsi buoni spesa. Ti ricordiamo che l’invio di tali messaggi esula da ogni possibile forma di controllo da parte di Esselunga e che eventuali concorsi o operazioni a premi promossi da Esselunga vengono diffusi esclusivamente attraverso i canali ufficiali dell’azienda”.

Esselunga contro i messaggi ingannevoli

“I messaggi di posta ingannevole noti anche come “phishing” sono sempre più diffusi e mirano a rubare informazioni o addirittura denaro. Spesso il messaggio contiene l’invito a cliccare su un link che rimanda a un sito creato al solo scopo di carpire informazioni personali. A volte possono essere richieste false autorizzazioni al trattamento dei dati personali inseriti o l’invito a richiedere un fantomatico premio: tali richieste in realtà attivano l’adesione a servizi a pagamento non richiesti.


Articolo pubblicato il giorno 8 Novembre 2021 - 20:00



Torna alla Home
facebook

DALLA HOME

googlenews

CRONACA NAPOLI

PUBBLICITA

Cronache è in caricamento