Spalletti come Luciano De Crescenzo ricorda le felicità epicurea e lancia messaggi al miele ai tifosi e alla città in vista del big match di domani a San Siro contro l’Inter.
“Mi aspetto una partita di grande intensità dove tutte e due le squadre faranno di tutto per portare a casa il risultato.Domani è un passaggio fondamentale per un’altra piccola felicità. Abbiamo alle spalle una città che ci spinge quotidianamente verso i nostri obiettivi”. Potrebbe pure fermarsi qui la conferenza stampa del tecnico del Napoli. Basta rileggere l’intensità di queste parole per capire con quale spirito si va ad affrontare i campioni d’Italia in carica.
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“Andremo a Milano con la certezza di quanto fatto fin qui. Abbiamo di fronte un avversario con calciatori di livello come i nostri e un allenatore di esperienza. Come ha detto Inzaghi è importante, ma non definitiva fino a quando non c’è matematica perchè in questo campionato le squadre sono forti, ci sono difficolta’ momentanee che possono arrivarti da tutte le parti”.
E poi Spalletti (grande ex della sfida) scende nei dettagli della gara. “Io sono abituato a vivere tutto, in diretta, non si prepara niente, sono curioso anche io della mia reazione quando saro’ li’ – spiega il tecnico azzurro – per me il passato non e’ mai passato, io vivo le cose, li’ ho preso decisioni e le ho prese volentieri per il bene del gruppo. L’esperienza mi ha dato tanto, ringrazio i tifosi al di la’ del trattamento che mi riserveranno, anche i calciatori che mi hanno seguito in tutto”.
Poi sul caso di positivita’ al covid di Politano: “Fa parte delle difficolta’ della stagione, vi siete dimenticati che nelle prime due giornate abbiamo giocato con 2 centrocampisti, Demme fuori, Zielinski fuori dopo 20 minuti, non c’era Anguissa e si giocava con chi c’era e si e’ fatto cio’ che si e’ fatto ugualmente – sottolinea – io in 20 anni di carriera non mi sono mai lamentato. Non ho mai detto mi manca questo o quell’altro, sarebbe come dire alla squadra non possiamo farcela da soli, ma invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma pure le soluzioni, se ne trovano sempre”.
”Ha ragione Simone Inzaghi. Inter-Napoli e’ una partita importantissima per tutti e due ma non decisiva. Finche’ non c’e’ matematica in questo campionato non c’e’ niente di definitivo. Ci sono due squadre forti e le difficolta’ momentanee che ti possano arrivare addosso da ogni lato’.
“Zielinski a destra? Può giocarci, così come anche Elmas, Lozano e anche altri. Lozano sta bene, ha giocato giovedì, ha ore e ore di viaggio ma è voglioso ci ho parlato anche stamattina, è sorridente perché è uno molto positivo, dolcissimo, professionale.
E’ normale avere ambizioni, le devono avere tutte, poi mi auguro a fine stagione riceva interessi di club che lui ritiene più importanti, significherebbe che ha raggiunto i nostri obiettivi, l’anno scorso rimanendo fuori dalla Champions non abbiamo ricevuto una richiesta – ha aggiunto Spalletti -. Se vogliono avere richieste devono fare risultati. E’ sempre la vittoria che ci dà visibilità, la sconfitta riporta tutti dentro la dimensione di prima”.
”Spero che non mi fischino a San Siro, ma a me possono fare quello che gli pare. I fischi li ho presi da tante parti, ma io devo valutare soltanto il mio lavoro”. Luciano Spalletti non teme una eventuale brutta accoglienza a da parte dei tifosi dell’Inter.
”Quando vado via da un club – dice in conferenza stampa alla vigilia della partita – guardo se ho lasciato conti migliori per la societa’ e se ho fatto anche qualche risultato”.
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”All’Inter – conclude – ho conquistato il quarto posto e poi sono andato a casa perche’ mi ci avevano mandato. Ma faccio delle valutazioni poi vanno fatte perche’ in base alle possibilita’ che uno ha a disposizione . Se uno puo’ spendere 240 milioni di stipendi non sono uguali a 100 perche’ si vanno a prendere giocatori dal Chelsea, dal Manchester United o dal City che sono piu’ a abituati a vincere di altri”, conclude Spalletti in conferenza stampa.
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