Esce oggi il nuovo album di Rocco Hunt, ‘Rivoluzione‘, a due anni di distanza dall’ultimo disco.
Un progetto che segna davvero una ‘rivoluzione’ per l’artista, come spiega lui stesso: “Parlo della mia, di tutti i sacrifici e la gavetta fatti per arrivare qui. Ma adesso sto aspettando una rivoluzione generale, sono deluso dalla situazione. Io sono fortunato, ma faccio parte di un’industria che è ferma e non si capisce quando ripartirà del tutto. La rivoluzione deve partire dalla normalità delle cose che abbiamo perso. Soprattutto i giovani, non si sentono rappresentati da questo sistema. Chi prende le decisioni lo fa come se i giovani, in particolare quelli del Sud, non esistessero“.
Rocco Hunt in questo album, il quinto in studio del rapper, che in meno di 10 anni di carriera ha superato 1,9 miliardi di stream totali ed è stato autore di alcune delle più grandi hit estive degli ultimi anni in Italia, riunisce le sue diverse anime: “È un disco importante per me, dopo due estati di singoli ‘estivi’, anche se per me la musica non ha stagionalità“.
Il riferimento è a due dei brani contenuti nell’album, quelli in collaborazione con Ana Mena, ‘A un passo dalla luna’ e ‘Un bacio all’improvviso’, che fanno da contraltare a diverse altre tracce, molte in dialetto napoletano, in puro stile rap e di denuncia.
“È venuto il momento – spiega l’artista – di far capire che oltre ai singoli ci sono anche i brani di contenuto, di denuncia: con questo album sono tornato un po’ da dove sono partito. Nel periodo più duro della pandemia, racconta, “non mi sono abbattuto, mi sono fatto conoscere in Spagna, in Francia, ho scritto molto e la scorsa estate con ‘A un passo dalla luna’ ho voluto ridare un po’ di speranza alla gente. Ma musicalmente alterno sempre le mie anime, e tanti miei fan mi chiedevano, dopo due singoli pop, di tornare al rap“.
Nasce così ‘Rivoluzione’, con 15 tracce, una particolare intro con una poesia di Lele Adani, e featuring con tutti i più importanti artisti rap, da Fabri Fibra, a Gué Pequeno, da Luchè a Emis Killa, oltre ai Boomdabash.
La cover dell’album è stata realizzata eccezionalmente da Jorit, street artist rivoluzionario che opera principalmente a Napoli e che con la sua Human Tribe si è fatto conoscere in tutto il mondo.
Già da questa sera Rocco Hunt sarà impegnato in un instore tour in giro per l’Italia per incontrare i fan. Poi a marzo tornerà live con il ‘Libertà + Rivoluzione Tour’. “Sono felicissimo – sottolinea – per me l’incontro con i fan e poi il tour sono il pane, noi viviamo di emozioni e per me, devo dire, milioni di streaming non valgono come 20 persone che ti incitano sotto il palco. Speriamo che si possa ripartire davvero, altrimenti suoneremo sui bus e nei supermercati, visto che ci sono distanziamenti di serie A e di serie B“.
Parte dunque la ‘Rivoluzione’ di Rocco Hunt, che conclude: “Voglio far capire che se ce l’ho fatta io, che lavoravo in pescheria, con mio padre spazzino e mia madre casalinga, possono farcela tutti a rivoluzionare la propria vita“.
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