Pozzuoli. Da oggi la Villa comunale di Pozzuoli, a pochi metri dal porto e dal Commissariato di Polizia, è intitolata a Pierluigi Rotta, agente puteolano ucciso a 34 anni il 4 ottobre 2019 nella sparatoria avvenuta nella Questura di Trieste, dove prestava servizio, insieme al collega e amico Matteo Demenego.
Alla cerimonia, terminata con lo scoprimento della targa dedicata a Rotta, hanno partecipato il Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini, il questore di Napoli Alessandro Giuliano e il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia; presenti anche i sindaci di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, e di Monte di Procida, Peppe Pugliese, l’assessore alla Sicurezza della Regione Campania Mario Morcone e il presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo.
In prima fila i familiari di Pierluigi, i genitori Pasquale (ex poliziotto) ed Enza e la sorella Giuseppina, da qualche mese entrata a sua volta nella Polizia di Stato. A questi ultimi ha rivolto un particolare saluto il questore Giuliano nel suo intervento: “Giusi adesso indossa la nostra divisa, fa parte della famiglia della Polizia di Stato di Napoli – ha detto il questore – e di questo siamo particolarmente orgogliosi. Oggi per noi è un giorno importantissimo. Pierluigi, sebbene non abbia mai lavorato in questo territorio, è entrato nei nostri cuori molto facilmente. Era figlio di questo territorio ed era figlio di poliziotti, e questo mi piace ricordarlo sempre. Questo bellissimo gesto consentirà a chiunque passi nei pressi del Commissariato e in questa villa così bella di leggere il nome del nostro amato collega”.
Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha rimarcato l’importanza dell’intitolazione della Villa Comunale a Rotta “per la città e per la comunità puteolana. Pierluigi è stato un figlio di questa terra e sarà sempre tra noi, è stato uno dei figli migliori di Pozzuoli per la dedizione con la quale svolgeva il suo lavoro e per aver indossato con onore la divisa. Dedicargli un luogo simbolo della città era il minimo che potessimo fare per manifestare nei suoi confronti il nostro senso di orgoglio. Chi sceglie di servire lo Stato è un eroe dei nostri giorni e l’impegno che noi tutti possiamo prendere oggi è rendere più semplice il lavoro di tanti agenti e tante forze dell’ordine che fanno rispettare la legge”.
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