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Paolo Pietrangeli, il padre di ‘Contessa’ non è più

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Nel 2018, Paolo Pietrangeli l’ultima canzone dal titolo “Tornerà a soffiare il vento”. Il cordoglio del Prc: “Chi ha compagni non morirà”

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È morto a 76 anni il cantautore, regista e sceneggiatore Paolo Pietrangeli. Sempre impegnato politicamente, le sue canzoni più famose e cantate sono “Contessa” e “Valle Giulia”.

Lo ricorda così Maurizio Acerbo, segretario del Partito della Rifondazione Comunista: “Abbiamo appena appreso la notizia della morte improvvisa di Paolo Pietrangeli, un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito. Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta. La sua Contessa non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai. Aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva. Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione. Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese. Nel 1999 scrisse nel bellissimo ‘Il canto per Rifondazione’ che ‘comunista è l’impegno morale’. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso. Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà”. 

Paolo Pietrangeli, morto oggi a 76 anni, è stato cantautore e poi anche  regista di trasmissioni televisive come il Maurizio Costanzo Show.

Figlio del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone, iniziò a scrivere canzoni negli anni Sessanta diventando presto uno dei più importanti rappresentanti del filone della canzone di protesta sessantottina.

Tra le sue tante canzoni, due divennero estremamente popolari all’interno dei movimenti giovanili di sinistra: ‘Valle Giulia’ e ‘Contessa’, entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta.

Con la carriera musicale, alla fine degli anni ’60, anche quella tracciata da suo padre: cominciò come aiuto regista di personaggi del calibro di Mauro Bolognini in ‘L’assoluto naturale’ (1969), di Luchino Visconti in ‘Morte a Venezia’ (1971) e di Federico Fellini in ‘Roma’ (1972).

Nel 1974 ha lavorato ancora come aiuto regista con Paul Morrissey in due film ispirati da Andy Warhol: ‘Flesh for Frankenstein’ e ‘Blood for Dracula’. Lo stesso anno debutta come regista con un documentario di forte impatto politico: ‘Bianco e Nero’, un viaggio nel mondo del neofascismo e una denuncia delle collusioni tra una parte dello Stato e settori eversivi dell’estrema destra.

Nel 1977, diresse ‘Porci con le ali’, tratto dall’omonimo best seller di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera che però sconfessarono la pellicola che fu anche sottoposta a sequestro dalla censura per “oscenità” (provvedimento ben presto revocato). Nel 1980 l’ultima regia cinematografica: ‘I giorni cantati’ a cui partecipò come interprete anche Francesco Guccini.

Negli anni successivi si è dedicato a tempo pieno alla regia televisiva sulle reti Fininvest in programmi di grande successo popolare come Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria De Filippi.

Nel 2001 ha scritto e diretto con Wilma Labate e Roberto Giannarelli ‘Genova. Per noi’, un documentario dedicato alle giornate del G8 di Genova, sfociate negli scontri tra manifestanti e forze di polizia e nella morte di Carlo Giuliani. Nota la sua militanza attiva tra le fila di Rifondazione comunista prima e Potere al Popolo poi.

@PRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2021 - 15:00


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