Napoli. “L’ultima volta che sentì Diego era circa 15 giorni prima della morte. Diego era stanco, era un corpo minato ormai. Sapevamo bene i problemi fisici che aveva, ma era stanco psicologicamente, si sentiva solo. È morto di tristezza”. Ha detto a radio Kiss kiss Stefano Ceci, manager di Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre. “Diego era deluso per mancanza di affetto, era una persona sola – racconta Ceci -. L’ho conosciuto nel 2000 ed era da solo già all’epoca. Ho visto capi di Stato mettersi sull’attenti davanti a Maradona. Diego ha avuto poco per non dire niente. Negli ultimi anni ha provato a far sì che i figli gli stessero intorno, ma non c’è riuscito. È triste parlare di Diego, ricordiamo il Maradona che ha fatto sorridere tutti“.
Poi il manager annuncia: “Il 28 novembre inaugurazione della statua all’interno dello stadio. E’ tutto confermato, prima di Napoli-Lazio ci sarà un omaggio che faccio ai napoletani perché Maradona è loro ed è un ringraziamento che avevo promesso proprio a Diego”. “La statua sarà presentata nello stadio – spiega -, farà il giro della pista d’atletica e troverà posto all’interno dove si radunano le squadre insieme alla terna arbitrale e ti posso dire che è un Maradona vivente. Per la statua ho già invitato Diego Armando Maradona jr e gli altri 4 attuali eredi insieme al Commissario”. “Diego era napoletano – dice Ceci -, sulla scritta della statua infatti ci sarà un messaggio ‘Anche io sono napoletano’. La statua verrà messa anche all’esterno dello stadio in delle giornate a tema”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2021 - 15:01