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Il Santo del giorno: san Noè

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Il 18 novembre si celebra San Noè, il più importante patriarca venuto dieci generazioni dopo Adamo e altrettante prima di Abramo. Il nome Noè, che in lingua ebraica diventa Noah, potrebbe avere il significato di consolatore o più probabilmente colui che prolunga, riferito chiaramente all’umanità dopo il diluvio che la sterminò completamente.

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Noè è descritto nel libro di Genesi come uomo retto che ”camminava con Dio” tanto che Dio stesso gli affida il compito di salvare e proteggere le specie animali dal Diluvio Universale che mandò in terra, raggruppandoli nell’Arca che aveva costruito. Egli è l“uomo giusto e integro” in una “terra corrotta e piena di violenza” (Gn 6,9.11).

Dal racconto biblico si evince quanto le misure di questa Arca fossero enormi; facendo le opportune conversioni appare lunga 156 metri, alta 30 e larga 26, e da secoli gli archeologi cercano di trovarne i resti.

Da notare che secondo Genesi Noè aveva 600 anni all’epoca del Diluvio e che morì alla veneranda età di 950 anni, cosa naturale a quei tempi secondo la Bibbia.

Il patriarca aveva tre figli, Jafet, Sem e Cam, che salirono assieme alle mogli sull’arca per perpetrare la stirpe degli uomini e dare vita ad una nuova umanità più giusta e non corrotta come quella ante diluvio.

Il patto stipulato da Dio alla fine di quella catastrofe è il primo della Bibbia, e stabilirà nuove regole confermandone altre già esistenti, come ad esempio: gli esseri viventi, animali e vegetali, sono concessi come cibo per l’uomo e l’importantissimo divieto di mangiare la carne di esseri viventi contenente il loro sangue che viene identificato come simbolo della vita. In cambio Dio non manderà mai più un diluvio.


Articolo pubblicato il giorno 18 Novembre 2021 - 07:00



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