Raccontare Napoli e i napoletani è sempre difficile soprattutto per chi ci è nato e ci vive. Difficile perché quando si racconta Napoli e le sue contraddizioni spesso ci si trova a dover fare i conti con una realtà difficile da raccontare e da far capire a chi non vive qui senza dover parlare male della propria città e regione.
E spesso si evita di farlo per non ricevere critiche da chi vuole mettere la testa sotto la sabbia e dire sempre che va tutto bene oppure , peggio , “Ma facitv’ e fatt vuost’, che ci volete fare , è accusì che si vive a Napoli e non si può cambiare…(fatevi i fatti vostri , che ci volete fare , è cosi che si vive a Napoli e non si può cambiare…) “.
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Ma chi ama Napoli e ama questa terra deve rifiutare questo ragionamento e ha tutto il dirotto di raccontare quel che non funziona e che si può e si deve cambiare.
E Il Mattino, nei giorni scorsi, ha acceso i riflettori sullo Stadio Maradona , raccontando verità scomode ma sotto gli occhi di tutti.
Ma i problemi legati allo Stadio Maradona sono anche altri soprattutto in virtù del fatto che proprio quest’anno il Napoli ha investito tanto in immagine per riportare allo Stadio famiglie e bambini facendo anche scelte impopolari.
Uno dei problemi è legato alla viabilità che è diventata insostenibile sia prima della partita che dopo.
Infatti prima della partita tifosi e famiglie, che sono in fila per entrare nello Stadio, spesso si trovano nella condizione di dover fare uno slalom fra scooter , moto e auto che sfrecciano a pochi passi, e non è raro imbattersi in accese discussioni e litigi quando tifosi e veicoli vengono a contatto e solo per un caso che non si è verificata una tragedia.
Sarebbe necessaria una sicurezza maggiore per tutti.
Altro aspetto è invece il dopo partita quando la viabilità attorno allo Stadio si paralizza ; ad esempio proprio domenica scorsa dopo Napoli – Verona il traffico è arrivato a bloccare tutta l’area attorno allo stadio per ore intere costringendo i tifosi ad aspettare che defluisse per arrivare al casello della tangenziale o per ritornare a casa.
Poi ci sono i parcheggiatori abusivi e i parcheggi autorizzati ; se i primi sono costantemente perseguiti dalle Forze dell’Ordine i secondi invece dettano dei prezzi molto al di sopra di quanto dovrebbe essere. Ad esempio si parte da 10 euro per parcheggi autorizzati più lontani dallo Stadio per arrivare a cifre più elevate per i parcheggi più vicini. E le auto di grossa cilindrata spesso si trovano a dover pagare anche 30 euro. Il tutto senza che venga rilasciato scontrino fiscale o ricevuta. Andrebbero controllati anche loro.
Insomma non ci dobbiamo lamentare se poi chi viene allo stadio per la prima volta per la partita o per omaggiare Maradona poi torna a casa raccontando questi scenari che sono oggettivamente non belli e sicuramente non danno una bella immagine di Napoli e del Napoli.
Con queste premesse, dato che la zona dove sorge lo Stadio Maradona è una di quelle più popolose e difficili da “ristrutturare”, ha senso trasformare lo Stadio Maradona in uno stadio museo dedicato al grande Diego e lasciato per eventi di spettacolo o altro , spostando lo Stadio del Napoli in un’area più adatta e più moderna?
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