“Afrodisiaco”, della cantautrice Helen Aria, è un album ispirato agli anni ‘70. La presenza del violoncello è il fil rouge che, giocando con sonorità sperimentali, unisce i 14 brani muovendosi tra atmosfere sognanti e ritmi incalzanti.
L’intero lavoro propone un viaggio attraverso la natura, caratterizzato dal suono cristallino e delicato dell’autoharp e dal timbro brillante del flauto traverso che trovano la loro complementarietà con i suoni acustici di chitarre, basso e batteria.
La scelta delle lingue italiano, inglese e francese permette alla cantautrice di esprimersi liberamente giocando con la musicalità di parole molto diverse tra loro.
Importante è stata la collaborazione con artisti di calibro internazionale: il produttore e arrangiatore Momo Riva che ha suonato batteria, basso e chitarra in ogni brano; il violoncellista Federico Puppi, che vive attualmente in Brasile, ha mescolato il timbro caldo e brillante del suo violoncello a sonorità elettriche in 11 tracce; Stefano Blanc, violoncellista dell’orchestra sinfonica della Rai, ha registrato il brano “Blue Dreams”; Andrea CadIO Cadioli, insegnante di arti visive a Los Angeles, ha realizzato i visual per i videoclip dei brani e la grafica della cover dell’album.
“Questo album è stato un po’ il riassunto dell’ultimo anno della mia vita – racconta Helen Aria – la mia esperienza universitaria mi ha dato molti spunti per scrivere i testi ispirandomi al cinema, al teatro e alle avanguardie artistiche della prima metà del Novecento, inoltre i periodi di isolamento causati dal Covid-19 mi hanno spinta a ricercare nelle sonorità dei brani un legame con la natura in cui purtroppo per parecchio tempo non mi sono più potuta immergere“.
Articolo pubblicato il giorno 5 Novembre 2021 - 17:53