Napoli. Restano stazionarie ma pur sempre gravi purtroppo, le condizioni di salute dell’11enne affetto da Covid e ricoverato in terapia intensiva all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
Il giovane, Mathias, originario di Gragnano, è ricoverato dalla sera dell’8 novembre, dove è arrivato in condizioni ritenute gravi dai medici al punto da rendere impossibile il trasferimento all’ospedale Cotugno, specializzato nella cura delle malattie infettive.
Dopo le prime 24 ore di ricovero, nelle quali le sue condizioni si erano stabilizzate, si è verificato un improvviso peggioramento del quadro clinico generale che ha richiesto l’intubazione orotracheale e la ventilazione meccanica invasiva.
Ad assistere il ragazzino anche specialisti dell’ospedale Cotugno. Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso dell’ospedale Santobono, che è intervenuto questa mattina a Radio Crc spiegando che l’11enne “è ancora in terapia intensiva ed è stazionario” e che “al momento è legato a tutte le macchine per la ventilazione”, parlando inoltre di un “danno polmonare importante”.
Tipo, ha anche spiegato come questo virus possa avere effetti gravi a lungo termine per pazienti in età pediatrica: “Questo virus lo abbiamo imparato a conoscere, invece, si mantiene in una malattia molto lieve per quanto riguarda i bambini almeno nella fase più acuta.
Da circa un mese, a parte il ragazzo ricoverato, non abbiamo pazienti ricoverati. La vaccinazione nei bambini proteggerà anche questa fascia di età dal contagio o almeno dalle forme gravi. In alcuni paesi già il vaccino è già somministrati ai bambini dai 5 anni. Non si evincono problemi particolari, se non quelle che sono le problematiche degli adulti. Con percentuali molto molto basse. Credo che i benefici siano maggiori”.
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“I bambini – aggiunge – si devono vaccinare per proteggere loro e gli altri. Il Covid nella fase acuta non sembra manifestare grandi problemi, ma a distanza può dare una sindrome infiammatoria molto grave nei pazienti di età pediatrica”.
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Sul virus sinciziale che sta saturando i reparti del Santobono: “La pressione sul nostro ospedale non è legata molto al covid. Noi siamo nel pieno di un’epidemia di virus respiratori, tra cui il virus sinciziale. Questo virus ha portato una pressione sul pronto soccorso molto importante. Molti di questi virus danno sintomi anche severi che necessitano ricovero”.
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(Composizione fotografica di Cronache della Campania)
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