In Italia si eseguono sempre più interventi estetici, con un’età media che è scesa gradualmente negli ultimi anni. Secondo la ricerca condotta dall’ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery), nel 2020 il nostro Paese è stato il quinto al mondo per numero di interventi di chirurgia estetica, confermando il primo paese in Europa con circa 850 mila operazioni.
Nonostante il progressivo aumento degli interventi estetici tra gli uomini, sono le soprattutto le donne a voler correggere difetti fisici e inestetismi, con circa 22 mila interventi l’anno di mastoplastica additiva e un aumento del 15,8% rispetto al 2019.
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L’incremento del ricorso al bisturi ha fatto emergere anche l’importanza di un approccio etico alla correzione dei difetti estetici, valorizzando l’autenticità della risposta chirurgica e l’ascolto dei pazienti.
Come approcciarsi correttamente alla chirurgia estetica
Per avvicinarsi in modo corretto e sicuro alla chirurgia estetica è essenziale prendere alcune precauzioni, rivolgendosi solo ed esclusivamente a cliniche attrezzate e professionisti altamente qualificati e specializzati.
Inoltre, è importante pianificare il trattamento insieme allo specialista, il quale deve sempre considerare anche i risvolti psicologici di ogni persona, proponendo interventi il meno invasivi possibile e rispettando la naturalezza del risultato estetico.
Un approccio rispettoso è per esempio quello proposto dal medico e chirurgo plastico Gianpaolo Tartaro: come riportato anche sul sito ufficiale, gianpaolotartaro.it, l’obiettivo è quello di esaltare le peculiarità di ogni uomo e donna, sempre nel riguardo dell’autenticità di ciascun paziente. Lo scopo del professionista, infatti, è quello di aiutare i pazienti nella correzione di difetti e inestetismi fisici ed estetici, tuttavia è necessario individuare soluzioni sicure, prive di segni evidenti e soprattutto adatte ad ogni persona.
Per questo motivo i medici chirurghi devono partire innanzitutto dall’ascolto dei pazienti, per capirne le motivazioni che li spingono a richiedere un intervento estetico correttivo, valutando con attenzione i fattori psicologici che si celano dietro questa decisione. Allo stesso tempo, è fondamentale che il professionista comprenda le reali aspettative del paziente, tenendo conto delle ricadute psicologiche post-intervento legate alla nuova immagine acquisita dalla persona attraverso l’intervento estetico.
In alcuni contesti il medico potrebbe anche rifiutare l’intervento chirurgico, quando non sono presenti presupposti adeguati per realizzare l’operazione in modo ottimale, sia dal punto fisico che psicologico. Oppure, il professionista potrebbe suggerire un percorso estetico differente rispetto a quello richiesto dal paziente, ad esempio proponendo una soluzione più compatibile e meno invasiva che si adatta meglio alle caratteristiche fisiche e alle motivazioni della persona.
Come scegliere il medico chirurgo e la clinica per gli interventi estetici
Un supporto utile per chi vuole sottoporsi in sicurezza a un intervento di chirurgia estetica arriva dall’AICPE, l’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica. Attraverso un semplice vademecum l’associazione propone una serie di consigli essenziali per approcciarsi in maniera corretta alla chirurgia estetica, per garantire che il processo si svolga in modo sicuro e aiutare le persone ad affidarsi ai professionisti e alle cliniche giusti.
Prima di tutto è necessario verificare le credenziali del medico chirurgo, controllando il titolo posseduto dal professionista e la specializzazione nel tipo di intervento da effettuare. Questo aspetto è particolarmente importante, in quanto il buon esito del trattamento dipende dall’esperienza e dalla competenza dello specialista. Inoltre bisogna sempre informarsi bene sulla struttura, accertandosi che si tratti di una clinica professionale che operi nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza previste dalla legge.
Le ricerche possono essere svolte sul web, presso i siti degli ordini di categoria e delle istituzioni, valutando anche le opinioni dei pazienti del professionista e della clinica. Non bisogna trascurare le informazioni fornite dal medico riguardo i materiali utilizzati, assicurandosi che si tratti di prodotti certificati e a norma. Prima dell’intervento è opportuno richiedere anche un preventivo, per capire quali sono i costi da sostenere e soprattutto valutare l’approccio del medico chirurgo.
Durante l’incontro preliminare il professionista deve consigliare e informare, lasciando che sia il paziente a prendere la decisione finale, evitando di garantire risultati estetici impossibili e spiegando tutto con molta chiarezza.
Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2021 - 11:55