I giochi di carte sono con tutta probabilità i più comuni e diffusi nei casinò. D’altro canto è sufficiente dotarsi di uno o magari due mazzi francesi per avviare una partita scegliendo tra una vasta gamma di soluzioni. Si va dal burraco al poker, passando per scala 40. Da non sottovalutare è anche la popolarità del blackjack, che ricorda per certi versi il 7 e mezzo praticato con le carte napoletane. Stiamo parlando di un gioco che ha visto la luce in Francia 4 secoli fa, venendo battezzato per l’esattezza come “21”. Una volta approdato in America, gli appassionati ne hanno modificato il nome ispirandosi a una regola che coinvolgeva l’asso e il jack di picche: così è nato il termine “blackjack”, presto diventato il passatempo principale dei marinai. Venendo esportato in più nazioni, il blackjack ha conosciuto numerose modifiche, in quanto diversi Paesi prediligevano giocare con un regolamento diverso.
Nel blackjack l’asso assegna 1 o 11 punti, le figure valgono 10 punti e ogni altra carta rispecchia il rispettivo valore nominale. Una volta annunciate le puntate, il banco distribuisce una carta ben visibile ad ogni partecipante della partita. Proprio come nel 7 e mezzo, i giocatori possono decidere se sommare altre carte a quella già ricevuta o accontentarsi. Lo scopo è quello di ritrovarsi con un punteggio maggiore di quello del banco, che gioca sempre per secondo. A prescindere, se si superano i 21 punti si “sballa”, mentre arrivare a 21 punti con le prime carte significa conseguire il blackjack, che dà diritto a una vincita maggiorata.
Il banco gioca a turno contro tutti i giocatori e si arresta quando raggiunge i 17 punti, vedendosi in questo caso impossibilitato ad arrivare a 21. A vivacizzare ogni singola mano è l’eventualità dello “split”, che permette di giocare due turni in uno quando si ricevono subito due carte dello stesso valore: invece di addizionare i punti, il giocatore può annunciare una ulteriore puntata e lasciare che ogni carta segua un destino diverso in quel turno.
Dato che non esiste un solo regolamento, i dubbi e le curiosità di molti giocatori appaiono leciti. Anche un esperto è continuamente intento a scoprire le modalità di gioco nelle diverse e molteplici varianti, anche nelle tipologie minori, ad esempio le strategie per il gioco del Lucky Blackjack. Nel blackjack europeo le carte sono scoperte, in quello americano si possono usare molti più mazzi, il banco prende sin dall’inizio due carte (di cui la seconda rimane coperta) e il pagamento del blackjack può andare da 3 a 2 a 6 a 5. Nel blackjack europeo non è permessa la resa in nessuna fase della partita del gioco e non è concesso raddoppiare in caso di split. Insomma, sebbene le differenze non siano sesquipedali, le varie versioni del blackjack richiedono condotte molto diverse da parte dei giocatori seduti al tavolo
Contare le carte, ad ogni buon conto, è sempre vietato. I giocatori devono affidarsi alle proprie capacità mnemoniche per intuire l’andamento di una mano, il che risulta molto complicato nel blackjack americano, che può utilizzare fino a 8 mazzi. La variante del gioco a stelle e strisce include a sua volta versioni che sono diventate conosciute principalmente in Nord America. Rimanendo in tema, non stupisce che qualche casinò può anche finire al centro di polemiche per il cambiamento di alcune regole. A questo punto, però, non si può escludere che nei prossimi anni non nascano ancora altre versioni, per far sì che il blackjack non passi mai di moda.
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