Si chiamano ‘Polars’ ed ‘Ecosistema Innovazione Cultura’ e sono i due progetti presentati dal Comune di Napoli su Bagnoli e l’intera area ovest della città, aderendo alla manifestazione di interesse sugli ecosistemi dell’innovazione del Mezzogiorno promossa dall’agenzia per la Coesione territoriale nell’ambito del Pnrr.
“Si tratta di due progetti – ha spiegato l’assessora all’Urbanistica del Comune Laura Lieto – finalizzati a dare una vocazione all’area occidentale di NAPOLI all’insegna della ricerca scientifica e della cultura in un’ottica di piena condivisione con le realtà sociali e urbanistiche in cui possono essere realizzati”.
Le due iniziative, formulate dall’amministrazione su impulso del sindaco Gaetano Manfredi, sono state realizzate in collaborazione con gli Atenei campani e le Istituzioni nazionali di ricerca e mettono in rete istituzioni, comunità territoriali e incubatori di idee innovative.
L’investimento previsto è complessivamente di 89 milioni di euro.
Nello specifico, ‘Polars’ è il nome di un progetto per il lido Pola di via Nisida, da trasformare in un centro di ricerca sul mare e di promozione di pratiche innovative di citizen science.
Polaris riguarda un complesso edilizio di proprietà del Comune di Napoli in avanzato stato di abbandono, che dal 2016 è oggetto di un processo di riappropriazione e recupero affidato alla comunità del Bene Comune del Lido Pola. Con un investimento richiesto di 14 milioni di euro, il progetto propone di trasformare questo luogo in una “macchina intelligente” che ospiterà un centro di ricerca per lo studio del mare, un laboratorio per la sperimentazione di tecnologie innovative in ambito energetico e uno spazio aperto alle comunità che partecipano alla coprogettazione di attività di ricerca avanzata e di citizen science, in una logica di circolarità inclusiva e collaborativa tra i diversi attori coinvolti.
Il programma è promosso dal Cnr in collaborazione con il Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il Comune di Napoli, la Fondazione Idis – Città della Scienza, Il Quadrifoglio società cooperativa sociale e le associazioni Caracol e Jolie Rouge Aps.
‘Ecosistema Innovazione: sistema culturale e creativo e città storica del futuro – ex Nato’ è, invece, il titolo del progetto promosso dall’università Federico II per l’ex collegio Ciano ed ex sede Nato di Bagnoli, che verrà in parte trasformato in un hub di imprese culturali innovative in campo digitale.
“La realizzazione dell’Ecosistema dell’Innovazione – si legge in una nota del Comune – costituisce un elemento di attuazione di questo Piano, andando a interessare alcuni edifici che verranno restaurati e rifunzionalizzati per ospitare attività di supporto alla creazione di imprese culturali e creative, attività di ricerca e innovazione in collaborazione con Pmi e comunità del territorio coinvolte in programmi di dottorato industriali e legati al mondo dell’associazionismo”.
Con un investimento richiesto di 75 milioni di euro, il progetto realizza un hub di imprese digitali e servizi culturali innovativi, integrandosi con un’iniziativa già in corso promossa dalla Regione Campania, il distretto campano dell’audiovisivo e del polo del digitale che sarà realizzato in una delle palazzine del parco di San Laise.
La Federico II partecipa con una larga coalizione che vede impegnate le università Vanvitelli, di Salerno, del Sannio, Parthenope, Suor Orsola Benincasa e l’Orientale, il Cnr e altre istituzioni tra cui fondazione Campania Welfare, fondazione Film Commission, Comune di Napoli, parco archeologico dei Campi Flegrei e parco archeologico di Pompei. L’intero complesso (20 ettari con ulteriori 10 ettari di pendici collinari) è di proprietà della fondazione Campania Welfare (già Fondazione del Banco di NAPOLI per l’Assistenza all’Infanzia).
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