<strong>Bagni: “Maradona? Mercoledì sarò a Roma, oggi ho avuto l’invito per il 28 per Napoli-Lazio e la statua da inaugurare, spero di esserci ma avevo già preso un volo. Mercoledì sarò dal Papa, giovedì mi ha invitato un programma tv per parlare di Diego. Qualcosina per lui nei momenti difficili la nostra famiglia l’ha fatta.
Inter-Napoli? Ho azzeccato il risultato ribaltato. Nella prima ora noi non siamo esistiti o comunque abbiamo giocato poco. La prodezza di Zielinski ha mostrato qualità e ci ha portato in vantaggio ma quel vantaggio non ci ha dato qualcosa, magari forse ci ha tolto qualcosa. Il possesso di palla era sempre dell’Inter, noi se dobbiamo correre dietro facciamo fatica. Eravamo passi, non ripartivamo. Qualcosa che succede in positivo deve dare carica e adrenalina, invece no. E quindi torno sempre al solito problema della personalità. I nostri gol sono stati due invenzioni e lì ci siamo sbloccati. Dobbiamo non aver nulla da perdere per avere una reazione? Se fa il 3-3 Mario Rui poi la vinciamo, c’è stata anche sfortuna. L’Inter a fine gara non è più esistita.
La squadra ha perso personalità e coraggio? Torneremo tra un po’ a Milano e ci sarà il discorso di prima. Oppure contro la Juventus. No, siamo ancora primi, dobbiamo avere la sfrontatezza di essere noi a fare paura agli altri. L’Inter aveva paura ma poi ha visto il nostro atteggiamento e noi non siamo esistiti. Calo del Napoli? Inutile nascondere il fatto che la fase di attacco faccia fatica. Insigne? Se non ti inventa le giocate diventa impossibile, Lozano ci ha provato ma faceva fatica a saltare l’uomo, Zielinski poteva dare la spinta ma non è stato così. Sono tutti molti sotto al top della condizione e questo ha fatto sì che le azioni d’attacco siano merce rara.
Siamo ancora primi, anche il Milan ha preso 4 gol a Firenze. Gli incidenti di percorso ci stanno. Noi quando vincemmo il campionato perdemmo immeritatamente la prima partita a Firenze ma ci rialzammo subito. Ieri sera è tornato il difetto della mentalità ma noi siamo la squadra più forte nell’ultimo quarto d’ora. Al ritorno avremo Inter e Milan in casa, poi vedremo. Però voglio arrivare a giocarci lo Scudetto molto prima. Il coraggio in campo è relativo, dipende da come stai. Quando ero in condizione provavo qualsiasi giocata, altrimenti facevo il passaggino. Il discorso è mentale dei giocatori. Lo stato d’animo dei calciatori si vede che non è in forma”.
Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2021 - 14:51