Assegno Unico. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il decreto legislativo che istituisce l’Assegno Unico e universale.
Il decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
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L’Assegno Unico è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.
Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli. L’Assegno Unico è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.
La domanda per il riconoscimento dell’Assegno è presentata a decorrere dal 1° gennaio. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato. Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’Assegno Unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori.
L’Assegno unico arriverà a “oltre 7 milioni di famiglie con figli che comprendono anche chi ha già chiesto l’Assegno ponte a luglio e chi percepisce gli assegni familiari che da luglio abbiamo aumentato”. Lo dice la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, in un’intervista a Repubblica.
“Penalizzazione per i lavoratori dipendenti? Quasi tutte le famiglie avranno importi più alti. Le simulazioni che circolano non corrispondono al vero”, spiega ancora. “A chi non presenta l’Isee spetterà la cifra minima. Ci sono tanti motivi per cui una famiglia può non voler presentare l’Isee e dobbiamo rispettarli. La misura ha un carattere universale e va a tutte le bambine e bambini che hanno diritto a esseri sostenuti”.
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“Perché non avete lasciato il meccanismo della busta paga? Perché è una misura che si rivolge a tutti, a prescindere dalla tipologia di lavoro. Il bonifico è semplice e immediato. E perché avremmo dovuto attivare procedure differenziate per lavoratore che avrebbero rallentato le erogazioni”, conclude.
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