Napoli. “Siamo pronti a partire già da giovedì 4 novembre con la somministrazione della terza dose ‘booster’ a tutto il personale scolastico e universitario che ha superato il sesto mese dalla seconda somministrazione”.
Così il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, nell’accogliere la linea dettata dal Presidente Vincenzo De Luca per un piano straordinario di vaccinazione di massa da portare a termine già entro il mese di novembre.
Per l’ASL Napoli 1 Centro “l’obiettivo sarà quello di somministrare circa 20mila dosi booster al personale scolastico e universitario – categoria a maggior rischio di esposizione all’infezione – al quale è già stata somministrata la seconda dose da almeno 6 mesi. Per questo, a partire da giovedì 4 novembre, il personale scolastico e universitario che lo vorrà potrà recarsi volontariamente nei centri vaccinali dell’Azienda Sanitaria e sottoporsi alla vaccinazione con l’unico requisito di aver superato il sesto mese dalla seconda somministrazione”, conclude la nota.
Nei prossimi giorni l’Asl Napoli 1 Centro provvederà anche all’invio al personale scolastico e universitario, che hanno già maturato i 6 mesi dalla seconda somministrazione, di Sms di convocazione (specificando che l’adesione è volontaria), utilizzando i contatti comunicati al momento dell’adesione alla piattaforma regionale Sinfonia.
Il personale sarà convocato per giornate, ma senza l’indicazione di una fascia oraria così da rendere meno impegnativa la presenza ad orari prestabiliti; in caso di assenza si potrà comunque accedere anche successivamente e liberamente nei centri vaccinali sopra elencati.
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L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia e l’Asl Napoli 1 Centro, in collaborazione tra loro, e grazie alla disponibilità offerta da numerosi medici volontari in pensione, hanno organizzato un numero verde a disposizione della cittadinanza, che fornisce riscontro a possibili quesiti di natura strettamente medico-scientifica, sulla base delle direttive fornite dai documenti elaborati dal ministero della Salute, dall’Istituto superiore di Sanità, dall’Aifa e dall’Ema.
Articolo pubblicato il giorno 2 Novembre 2021 - 21:32