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Arzano, la faida interna al clan della 167 dietro l’agguato al bar Roxy

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Arzano, agguato di camorra: almeno due uomini hanno fatto irruzione all’interno del Roxy Bar in via Siolone e hanno fatto fuoco tra la folla.

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Sono cinque i feriti. Due certamente legati a clan e in particolare al clan 167, mentre almeno uno era innocente e si e’ trovato li’ per caso. Dopo l’agguato scattato alle 20 e che ha seminato il panico, i killer sono scappati sulle moto. A quanto si apprende le ferite non sono risultate mortali, anche se uno delle persone centrate sarebbe piu’ grave degli altri. Uno dei feriti e’ Salvatore Petrillo, persona gia’ nota alle forze dell’ordine e nipote della moglie del boss Pietro Cristiano. Indagini in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.

Uno degli innocenti è un idraulico; viaggiava su un’Astra e si era recato nel bar per acquistare da bere. Idue feriti affiliati al clan sono , Vincenzo Merolla e Luigi Casola.

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Il proprietario del bar ha manifestato tutta la sua disperazione per quanto accaduto. “Siamo gente perbene, ci conoscono tutti ad Arzano…”. Gli inquirenti ritengono che dietro la sparatoria ci sia una faida interna al clan della 167 attraversata da frizioni negli ultimi mesi per la gestione delle piazze di spaccio e il controllo del racket delle estorsioni.

@RIPRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2021 - 23:17


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