La legge della camorra non consente tradimenti ne di affiliati tantomeno di parenti e in maniera particolare di carattere sessuale.
Per questi motivi nel 2018 nell’ambito dello scontro tra ex parenti nella zona di Taverna del Ferro a san Giovanni a Teduccio fu uccisa Annamaria Palmieri detta Nino D’Angelo oppure ‘a masculona. Fu fatta inginocchiare e massacrata con 5 colpi nonostante la donna avesse trovato la forza di rialzarsi mentre la pistola del boss Francesco Silenzio si era inceppata. Ma lui scarrellò e la finì con altri due colpi alla testa.
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E’ il racconto che il pentito Antonio Costabile ha reso davanti alla Dda il 15 marzo scorso.
Le sue dichiarazioni sono confluite nelle 471 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare formata dal Gip, Chiara Bardi del Tribunale di Napoli che ha colpito 24 affiliati ai due clan. Mentre sono sono 46 gli indagati. Si parla dell’ammanco di 700mila euro e di un tradimento che hanno portato allo ‘sfratto’ forzato da parte del gruppo dei Silenzio a esponenti del clan Formicola. Teatro dell’epurazione, via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio a Napoli.
Lo “sfratto” del clan Formicola e dei suoi parenti, da parte del gruppo camorristico capeggiato da Francesco Silenzio, detto Francuccio, perché come scrive il gip “ha continuato ad allontanare dal proprio ‘quartier generale’ (il cosiddetto Rione Bronx, ndr) i familiari dei Formicola” perche’ “ritenuti colpevoli di avere favorito una relazione extraconiugale della moglie, Assunta Formicola”.
Tra gli episodi piu’ eclatanti figura quello che ha visto nelle veste di vittime i coniugi Vincenzo Formicola e Annunziata Puccinelli, il primo legato da vincoli di parentela con Assunta Formicola, la moglie di Francesco. Entrambi sono stati minacciati apertamente di morte da Francesco Silenzio, entrato in azione insieme con il fratello Francesco Pio e altre persone anche quelle identificate e oggi destinatarie di misure cautelari.
Il boss si e’ recato personalmente con queste persone davanti alla casa di Vincenzo Formicola per obbligarlo a lasciare l’abitazione che gli era stata legittimamente assegnata e dove vive con la moglie: “Se scendi giu’ – gli ha urlato il boss dal pianerottolo del primo piano – ti devo sparare in faccia, ti devo scaricare l’intero caricatore della pistola in faccia”, “ti devo fare andare via dall’abitazione, come ho fatto con altre persone”. I coniugi a conoscenza della preoccupante caratura criminale di Francesco “Franco” Silenzio, si sono rivolti alle forze dell’ordine solo quando le minacce, reiterate, e di morte, sono diventate particolarmente allarmanti.
Dal verbale di interrogatorio di Antonio Costabile datato 15.3.21
“Posso riferire in ordine all’omicidio di Annamaria Palmieri accaduto il 22.1.18. Hanno partecipato Demetrio Morra, Pasquale Noto, Francesco Pio Silenzio, Alfonso Silenzio, io, Raffaele Granata, Silenzio Francesco.
Silenzio Francesco quando è uscito dal carcere aveva bisogno di soldi. Il giorno 22.1.18 mi ha mandato a chiamare Annamaria e ho parlato con Rita la compagna di Annamaria , che mi disse che avrebbe riferito ad Annamaria e l’avrebbe fatta venire da Francuccio.
Annamaria venne parlò con Francuccio e se ne andò. Non so cosa si siano detti nelle scale al primo piano scala D.
Dopo Francuccio scompare. Ritorna verso le 20. Noi eravamo saliti tutti nelle rispettive case. Anche Ferdinando Di Pede che stava con noi.
Mi chiamò Demetrio con un fischio, mi affacciai e vidi Francuccio sul pianerottolo al primo piano insieme ad Alfonso e a Morra Demetrio.
Mentre scendevo sono stati chiamati anche Raffaele Granata,Francesco Pio Silenzio e Pasquale Noto.
Ci siamo riuniti al primo piano, Francuccio andava avanti e indietro come un pazzo. Mi disse dove fosse la pistola, una calibro 7,65.
Sono andato a prenderla nel vano ascensore, mentre Demetrio andava a prendere tre paia di guanti nei garage. Indossammo i guanti io, Francuccio e Demetrio. La pistola la tenevo io. Francuccio prese la pistola da me e andò da Rosaria Formicola che stava con la sorella Giusy. Ebbe un battibecco con Rosaria Formicola che non gli aprì la porta. Sceso al primo piano venne Rosaria Formicola con la sorella e Francuccio le disse che se ne doveva andare da li altrimenti l’avrebbe uccisa.
In quel momento la pistola l’avevo presa di nuovo io. Rosaria rispose male e lui la picchiò di brutto. Dopo essere stata aggredita è fuggita. Nel frattempo è entrata Annamaria Palmieri, nel Bronx e ha parcheggiato la macchina tra scala A e scala C, Scende dalla macchina e stava portando da mangiare ad Antonio Silenzio figlio di Susetta, Francuccio la chiama e lei sale al primo piano.Mentre stavamo parlando arrivò Giuseppe Savino fuori ai Bronx e cominciò a dire parolacce contro Francuccio e Ferdinando Di Pede.
Francuccio mi chiese di nuovo la pistola che io gli detti. Era molto nervoso.
Francuccio prese Annamaria per il braccio e la portò giù per le scale mentre io li seguivo. Annamaria si lamentava che non voleva scendere e io le appoggiai la mano sulla spalla e la spinsi a scendere. Arrivati nell’androne Francuccio apri il cancello e uscimmo fuori. Fece mettere in ginocchio Annamaria dicendole che a San Giovanni comandava lui e nonostante Annamaria lo supplicasse dì non farlo lui le sparò il primo al petto dicendo ‘porTa questo a quelli là, riferito a Susetta e alla madre’. Io mi allontanai di qualche passo e lui sparò il secondo colpo che la prese al torace, credo perché ero più lontano. Al terzo colpo si inceppò la pistola, Francuccio scarrellò ma nel frattempo Annamaria si era alzata barcollando. Francuccio alzò la mano e sparò il terzo colpo che la prese credo alla testa perché andò a finire a terra facendo una sorta di giravolta.
Francuccio si avvicinò e sparò altri due colpi alLa testa. Io mi allontani e sentii che urlavano da sopra che stavano arrivando le guardie, Scappammo nella stessa direzione tutti tranne Pasquale Noto. Noi uscimmo dalla scala D sotto i porticati e ci fermammo sotto al ponte. Francuccio gettò i guanti dietro ad un cancelletto e nel frattempo chiese le chiavi del motorino a me, che non le avevo. Le chiavi le aveva Demetrio. Demetrio prese il motorino, e andò vicino a lui. Lo scooter era sotto la mia scala ed era un SH300.
Se ne andarono Francuccio e Demetrio con lo scooter e Alfonso con la macchina, che non ricordo. Io buttai i miei guanti nel bagno di casa mia. Mi rasai la barba per evitare uno stub positivo visto che ero accanto a Francuccio quando ha sparato. Chiamai anche un barbiere ma lui mi disse di no. Restiamo io, Granata e Francesco Pio. Torniamo verso casa, Granata va a casa sua, noi due troviamo il cancello della scala D chiuso e facciamo il giro per la scala F. Saltiamo il muro e saliamo a piedi.
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Io andai al sesto piano e lui al settimo. Ho visto il figlio di Annamaria affacciato. Sono sicuro che ci abbiano visto ma non so chi, Non ho visto Demetrio gettare i suoi guanti”.
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