A Napoli presidio con corteo dei lavoratori della Whirlpool dello stabilimento di via Argine che hanno manifestato sotto la sede del consiglio regionale della Campania e davanti al tribunale di Napoli dove si terrà la prima udienza del ricorso presentato da Fim, Fiom e Uilm contro i licenziamenti dei lavoratori di via Argine per condotta antisindacale da parte della multinazionale che produce elettrodomestici.
Le tute blu sono in piazza mentre al ministero dello Sviluppo economico si tiene il tavolo, riconvocato alle 12.30, dopo l’incontro di ieri sera al quale i sindacati hanno chiesto la presenza dei ministri Giorgetti e Orlando.
“Oggi è una giornata importante come lo sono stati gli ultimi tre anni e cinque mesi – ha detto Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom Cgil Campania – Partiamo dalla difesa del lavoro a Napoli e in Campania, dei diritti e della legalità.
Siamo fuori il consiglio regionale e poi in tribunale per chiedere anche al potere giudiziario di sostenerci perché siamo convinti che Whirlpool non stia rispettando gli accordi sottoscritti anche con lo Stato italiano. Una multinazionale non può venire in Italia, violare le regole e le leggi e mandare sulla strada più di 350 famiglie”.
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