Situazione in stand by al tavolo di crisi al Mise per il sito WHIRLPOOL di Napoli e i suoi 320 lavoratori ad un passo dal licenziamento dopo la chiusura dello stabilimento voluta dalla multinazionale nei mesi scorsi e il mancato accordo al termine della procedura di licenziamento collettivo.
L’incontro di oggi, aggiornato al 2 novembre prossimo, non ha fatto granché luce sul destino dei lavoratori per i quali il governo aveva aperto nei round scorsi ad un impegno su una possibile continuità occupazionale a fronte di una cessione di ramo d’azienda da parte della multinazionale.
”WHIRLPOOL sembrerebbe disponibile a venire incontro alle richieste di garantire la transizione dei lavoratori, ma ad oggi non ha ancora specificato le modalità e i tempi. Quindi è chiaro che senza un passo chiaro dell’azienda è difficile sbloccare la situazione”, avrebbe spiegato la sottosegretaria allo Sviluppo, Alessandra Todde nel corso del confronto.
“Il lavoro del Consorzio va avanti, il governo continua chiaramente a portare avanti gli impegni presi”, ha ribadito sottolineando ancora come da parte Mise ci sia “la disponibilità a supportare la situazione, con tutti gli strumenti a nostra disposizione”. Un impegno ribadito dallo stesso ministro del Lavoro, Andrea Orlando presente all’incontro, relativamente “alla volontà di garantire tutela occupazionale mettendo in campo tutti gli strumenti necessari”.
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