La svolta arriva in tarda serata. A imporla è il ministero della Salute, che con una circolare dà il via libera alla terza dose del vaccino Pfizer anche a tutti gli over 60 che hanno ricevuto due somministrazioni.
“Alla luce delle ultime deliberazioni di Ema (l’Agenzia europea del farmaco, ndr) – spiega il ministero – via libera alla terza dose di vaccino per i fragili di ogni età e per tutti gli over 60, sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”.
La decisione avviene mentre sono ancora 8,4 milioni gli italiani over 12 che non hanno ricevuto alcuna dose del vaccino anti-Covid. Si tratta del 15,54% della popolazione vaccinabile, e restano nella fascia di età più critica quasi tre milioni di ultracinquantenni. Il dato emerge dal report settimanale della struttura del commissario Francesco Figliuolo.
Numeri che però non smontano l’ottimismo di Mario Draghi. Il premier, in il premier, intervenendo in videocollegamento al Summit B20, parla proprio di siero anti-Covid e spiega: “Attualmente abbiamo somministrato più di 6 miliardi di do- si di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti paesi e a darci la speranza che la sua fine sia
finalmente in vista”.
Parole, quelle di Draghi, che in Italia trovano il conforto dei numeri: la pandemia continua a ritirarsi e migliorano tutti i dati settimanali raccolti dalla Cabina di regia di Istituto superiore di Sanità, ministero alla Salute e Regioni. Se l’Rt rimane stabile a 0,84, un valore che appunto rende conto della riduzione dei casi di nuove infezioni visto che è inferiore a 1, l’incidenza settimanale, cioè i positivi ogni 100mila abitanti, scende a 34 contro il 37 della settimana scorsa.
Secondo tutti gli esperti il merito è della campagna vaccinale, che ormai ha raggiunto quasi l’85% degli italiani con almeno una dose. Allo stesso tempo la riapertura delle scuole non sta facendo aumentare i casi. Sui ricoveri nessuna Regione ha dati superiori alle soglie di sicurezza del 15% per i reparti ordinari e del 10% per le terapie intensive. La Sicilia resta da oggi lascerà la zona gialla per ritornare in quella bianca.
Articolo pubblicato il giorno 9 Ottobre 2021 - 08:18