Lo scrittore spagnolo Sergio del Molino arriva a Napoli per due incontri promossi dall’Instituto Cervantes. Il giornalista e scrittore originario di Madrid, autore del saggio narrativo “La Spagna vuota”, sarà protagonista il 20 e 21 ottobre di due diversi appuntamenti dedicati a scrittura, traduzione e rigenerazione urbana.
Mercoledì 20 ottobre alle ore 17.30 il primo incontro, presso la nuova sede dell’Instituto Cervantes di Napoli (via Chiatamone 6G), rivolto agli studenti del corso di traduzione letteraria per l’editoria. Con del Molino dialogherà l’ispanista Marco Ottaiano, direttore del corso di alta formazione giunto alla decima edizione e organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale.
Il secondo incontro, aperto al pubblico, si terrà giovedì 21 ottobre alle 15.30 presso la Fondazione Foqus (via Portacarrese a Montecalvario, 69). Moderato dal giornalista e scrittore Generoso Picone, questo evento dal titolo “La città e il vuoto”, rientra nell’ambito di “Colloquia, sulla nuova città”, primo ciclo di incontri pubblici sul tema della rigenerazione urbana.
Con Sergio del Molino dialogherà lo scrittore italiano di etnia arbëreshe Carmine Abate, vincitore del Premio Campiello e autore di numerosi racconti e romanzi prevalentemente incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra culture. “Il cercatore di luce” è il titolo del suo ultimo romanzo, pubblicato il 12 ottobre da Mondadori.
Classe 1979, Sergio del Molino è uno scrittore e giornalista spagnolo, collaboratore di diversi quotidiani e programmi televisivi. Considerato uno dei più interessanti autori della nuova generazione, ha esordito nel 2009 con la raccolta di racconti “Malas influencias”, seguita nel 2012 dal romanzo “No habrá más enemigo”.
L’anno seguente pubblica “La hora violeta”, un delicato e poetico memoir, grande esercizio di sincerità davanti a un fatto doloroso come la perdita di un figlio. Questo il plot del romanzo – pubblicato in Italia da Sellerio col titolo “Nell’ora violetta” – vincitore del Premio Tigre Juan e dell’Ojo Crítico, considerato uno dei libri migliori pubblicati da nuovi autori spagnoli negli ultimi anni.
Sempre per Sellerio ha pubblicato nel 2019 “La Spagna vuota”, Premio dei librai di Madrid e Premio Cálamo come libro dell’anno. Il libro è stato anche scelto dai principali supplementi letteratura della stampa spagnola – Babelia, El Periódico, La Vanguardia e l’edizione in spagnolo del The New York Times – come uno dei titoli dell’anno.
Inoltre, è autore di romanzi molto apprezzati come “La mirada de los peces” (2017), “Lo que a nadie le importa” (2014) o “La Piel” (2020) e del saggio “Contra la España vacía” (2021).
Come giornalista, è stato reporter del quotidiano Heraldo de Aragón, editorialista a El País e collaboratore del programma radiofonico “Más de uno” di Onda Cero.
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