Una condanna di primo grado pari a 3 anni e 4 mesi di reclusione, per il 32enne di Fondi Giuseppe Guglietta, che lo scorso aprile sequestrò nella sua abitazione l’ex convivente, una 42enne originaria di Caserta, per poi massacrarla a furia di calci e pugni.
La sentenza a carico dell’uomo, che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, è stata emessa nella giornata di venerdì dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone. Contestualmente, Guglietta è stato anche condannato a risarcire la persona offesa dei danni subìti, da liquidarsi in un separato giudizio civile.
Il 32enne della Piana è ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti, lesioni gravi e sequestro di persona per un episodio datato 28 aprile 2021, avvenuto in una casa alla periferia di Fondi, in zona San Magno. Fatti per i quali il 3 maggio venne rintracciato e tratto in arresto dai carabinieri della Stazione di Cisterna, in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Latina.
Secondo le ricostruzioni, dopo aver appunto costretto l’ex compagna a recarsi presso la propria abitazione, l’aveva ripetutamente percossa per circa un’ora, spaccandole anche il telefono, motivo per cui la malcapitata fu impossibilitata ad allertare tempestivamente i soccorsi. Il tutto, perché non si rassegnava alla fine della loro relazione, troncata da qualche settimana.
Per la donna, assistita dall’avvocato Stefano Cavaiola, fu possibile allontanarsi dalla casa dove era costretta solo all’indomani, mentre il 32enne dormiva. A seguire riuscì a mettersi al volante della sua auto e, nonostante le ferite, a guidare fino a Cisterna di Latina, recandosi presso il parcheggio dell’hotel Oasi degli Aranci, dove nel frattempo si era data appuntamento con un amico proveniente da Roma, del quale ricordava il numero a memoria.
Per paura di essere raggiunta e uccisa, voleva allontanarsi il più possibile dalla Piana. Poco dopo arrivarono i carabinieri e i sanitari del 118, che la trasportarono in codice rosso al Santa Maria Goretti di Latina: venne ricoverata con una prognosi di oltre 40 giorni per trauma cranico e facciale, trauma toracico, frattura di 4 costole, versamento pleurico e trauma addominale.
Come emerso durante il processo, Guglietta non è nuovo ad episodi di cronaca riconducibili a questioni di donne. In particolare, a suo carico ha una condanna definitiva – un anno e 6 mesi in seguito a un patteggiamento – per aver sparato con una doppietta nel corso di una violenta bagarre con l’ex marito dell’allora compagna. E nel curriculum ha pure una condanna di primo grado pari a un anno e 9 mesi per una vicenda del 2012, quando minacciò l’ex marito di un’ulteriore compagna, al quale venne anche bruciata la macchina.
Per la vicenda che ha portato all’ultima condanna in ordine di tempo il legale del 32enne, Giulio Mastrobattista, ha chiesto la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere – attualmente Guglietta è ristretto nella casa circondariale di Velletri – con quella meno afflittiva dei domiciliari. Istanza su cui il giudice si è riservato.
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