Scafati. Nella giornata di venerdì i carabinieri della tenenza di Scafati avevano bussato alla porta di Francesco Rosa trentottenne pluripregiudicato alla ricerca di armi ed esplosivi.
Una fonte confidenziale ritenuta altamente attendibile aveva segnalato che presso la sua abitazione fossero occultate bombe carta che dovevano essere utilizzate per azioni intimidatorie nella guerra di spartizione del territorio che vede fronteggiarsi diverse organizzazioni criminali. Sono mesi che Scafati è terra di attentati tra le varie organizzazioni rivali che si contendono il gli interessi criminali.
Scafati è diventato un campo di battaglia con le forze dell’ordine che stanno cercando di arginare il preoccupante fenomeno criminoso ma le bombe continuano ad esplodere. Ed infatti la segnalazione ha portato al rinvenimento presso l’abitazione del Rosa di un ordigno artigianale con potenza esplosiva definita “micidiale” dagli artificieri che hanno fatto esplodere la pericolosa bomba.
Nell’immediatezza il pm di turno aveva disposto il trasferimento nel carcere di Fuorni di Francesco Rosa accusato di violazione della normativa sulle armi ed esplosivi, essendo l’ordigno rinvenuto presso la sua abitazione “arma da guerra” dagli effetti devastanti.
All’udienza di convalida il pm aveva chiesto il carcere ma il gip accogliendo le istanze difensive portate avanti dall’avvocato Gennaro De Gennaro ha scarcerato il Rosa Francesco applicando la misura dell’obbligo di presentazione alla PG. Il Rosa ha potuto così lasciare il carcere di Fuorni per ritornare in libertà.
Articolo pubblicato il giorno 20 Ottobre 2021 - 07:15