“La gente ci chiede responsabilità, lavoro, serietà. Così governeremo Napoli”. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha passeggiato nella galleria Umberto per incontrare i cittadini e fare un primo punto con i giornalisti dopo la vittoria alle urne.
“I primi 100 giorni saranno duri. La prima cosa da fare? Dobbiamo riaprire il Comune – dice – perché è un po’ impolverato. Dobbiamo riavviare la macchina comunale, oggi completamente disorganizzata. Ora facciamo meno festa e mettiamoci a lavorare”.
“Ero fiducioso di vincere al primo turno – spiega -, ma non di ricevere un’affermazione con questi numeri”. Manfredi ha fatto sapere di aver trascorso la notte nella sua città, Nola, ma che presto si trasferirà a Napoli. “Ho casa qui, il tempo di organizzarci con la famiglia…”.
Non è mancata una concessione al folklore nella prima giornata da sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. In visita alla Galleria Umberto, nel cuore della città, Manfredi ha ricevuto in dono dai commercianti un caratteristico corno scaccia jella.
Un attimo di esitazione prima di accettare il regalo per Manfredi che ieri ha ribadito la sua idea di una Napoli lontano dagli stereotipi: “Meno folklore – ha scherzato impugnando il corno – ma di un po’ di scaramanzia alla fine abbiamo bisogno tutti quanti”.
“E’ tempo di lavorare”. Dopo la festa a piazza Municipio di fronte a quella che sarà la sua sede per i prossimi 5 anni, Gaetano Manfredi, eletto al primo turno a sindaco di Napoli, forte di una maggioranza che abbraccia Pd (6 consiglieri), M5s (5 consiglieri), Europa Verde (1 consigliere), Moderati (un consilliere) e Centro Democratico (1 consigliere), più le altre liste (per un totale di 15 consiglieri, 5 solo da quella direttamente collegata a lui), ha già sentito i big dei partiti che lo sostengono e funzionari dei ministeri chiave per il suo progetto su Napoli.
“Ho dormito un po’ di più del solito, ma quando mi sono svegliato ho pensato che bisogna lavorare – dice – ho sentito Letta, ho sentito tutti i leader nazionali. Ho chiesto loro un impegno per la città. Già prima di ieri avevo avuto contatti col governo per focalizzare le necessità di Napoli. Lavoreremo a tempo pieno per dare risposte. In parallelo alla campagna elettorale abbiamo lavorato moltissimo sui dossier, e com eex ministro so con chi devo parlare”.
Nessun contatto, invece, sinora con il sindaco uscente, Luigi de Magistris: “Non ho ancora avuto modo di sentirlo ma sicuramente lo farò”. Ma l’urgenza è quella della squadra di governo, fino a un massimo di 12 assessori come da norma, e una buona rappresentanza femminile “non per un fatto di genere, ma perché le donne danno un grande contributo”.
Tutti, ribadisce personalita’ di altro profilo, “ma non posso fare anticipazioni perché devo valutare le disponibilità”. Una “giunta tecnica e politica. Abbiamo avuto un fortissimo mandato popolare e non possiamo tradire questa fiducia. Ora dobbiamo partire il prima possibile, ma naturalmente ci sono tempi tecnici”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Ottobre 2021 - 16:01