La Bohème/foto dal web
Sette minuti di applausi per ‘La Bohème‘ rivisitata dalla regista Emma Dante. Ovazioni in particolare per il giovane soprano Selene Zanetti, convincente nel ruolo di Mimì.
È stato il primo grande spettacolo post pandemia al Teatro San Carlo, con il massimo della capienza consentita, a venti mesi di distanza dall’ultimo, datato febbraio 2020. E anche il primo da quando si è insediato il nuovo soprintendente, Stéphane Lissner.
A sancire la riapertura del San Carlo alla grande opera lirica, la presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini: “C’è una grande voglia di ripartenza. L’Italia ha potuto vedere com’era più triste il Paese con i teatri e i cinema chiusi, senza musica nelle piazze e nelle strade. È una vera ripartenza, in condizioni di assoluta sicurezza e di grandissima qualità“.
Voglia di ripartenza che il pubblico partenopeo ha sposato riempendo il teatro in ogni ordine di posti.
Quattro repliche in programma giovedì 14, sabato 16, domenica 17 e martedì 19 ottobre. Per tutti gli spettatori vige l’obbligo del green pass.
Messa da parte la soffitta del testo originale di Giacomo Puccini, la scena si svolge all’aperto, sui tetti parigini, “per una Bohème sospesa sulle nuvole” come l’ha voluta la regista Emma Dante, visibilmente soddisfatta al termine dell’opera. Ed è proprio sui tetti che i quattro amici bohèmienne conosceranno la mondanità, trovando sulla loro strada anche una prostituta e un trans.
Per la regista siciliana, che nel 2009 aveva già portato in scena alla Scala di Milano una controversa Carmen ad alto tasso di erotismo, la prossima prova saranno I Vespri, a gennaio al Massimo di Palermo.
Con Selene Zanetti (Mimì), sul palco del San Carlo si sono esibiti il tenore americano Stephen Costello (Rodolfo) che ha affrontato la prova con un tutore al braccio a causa di una frattura alla spalla rimediata pochi giorni fa scivolando nella Galleria Umberto; il baritono polacco Andrzej Filonczyk nei panni del pittore Marcello; Benedetta Torre in quelli di Musetta. A dirigere l’orchestra e il coro del San Carlo Juraj Valčuha.
La Bohème di ieri è stato un anticipo sulla stagione dell’opera lirica al San Carlo che quest’anno vedrà una duplice inaugurazione: il 21 novembre, infatti, sarà Mario Martone ad alzare il sipario sulla stagione 21/22 cimentandosi con l’Otello di Giuseppe Verdi.
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