Napoli. Bimbo ucciso a bastonate dal patrigno: al via il processo d’Appello, i giudici dispongono il rinnovo del dibattimento.
Saranno ascoltati i vicini di casa, un agente di polizia intervenuto in quel frangente, e sarà eseguita una perizia tecnica che stabilisca l’ora esatta della morte di Giuseppe Dorice. I giudici della seconda Corte d’Appello di Napoli hanno deciso di riaprire il dibattimento per la morte del bambino di 7 anni ucciso a bastonate dal patrigno Tony Essobti, nel gennaio 2019.
L’uomo e’ stato condannato un anno dopo in primo grado all’ergastolo. Acquisita la lettera di scuse che ieri è stata fatta recapitare ai giudici dal suo avvocato Pietro Rossi. Sotto il profilo omissivo, per non essere intervenuta in difesa dei figli, è stata condannata a sei anni di reclusione anche la madre di Giuseppe e di altri due bambini, Valentina Casa. A proporre il processo di rinnovazione dell’ istruttoria dibattimentale sono stati il sostituto procuratore generale Anna Grillo e l’avvocato Rossi.
Inizierà poi il 22 luglio 2022, davanti al tribunale Napoli Nord, il processo stralcio di questa drammatica vicenda. Sono infatti imputate per omessa denuncia le due maestre e l’ex preside della scuola frequentata dal bambino ucciso e dalla sorellina di 12 anni, ferita da Essobti, che, secondo l’accusa, pur sapendo dei maltrattamenti, non hanno mai denunciato. L’imputato risponde anche di tentato omicidio nei confronti della sorellina di Giuseppe.
Articolo pubblicato il giorno 27 Ottobre 2021 - 16:27