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Beni confiscati, oltre la metà resta ancora inutilizzato. Lo strano caso Arzano

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Arzano – Beni confiscati, oltre la metà resta ancora inutilizzato. Lo strano caso Arzano. Dire che c’è un problema è dire poco . E non sono bastati nemmeno tre scioglimenti per infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata, per risolverlo. Per non parlare dell’assenza di controlli sul loro utilizzo. Non sono bastate nemmeno tre commissioni prefettizie a mettere la parola fine a questa odissea.

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Al momento solo due beni confiscati risultano affidati ad associazioni che dopo svariati tira e molla sulla loro manutenzione hanno dovuto fare ricorso ai giudici amministrativi non senza strascichi sulla loro gestione che al momento rimane un punto oscuro. Gli unici beni affidati e non utilizzati sono quelli di via Pecchia e corso D’Amato, mentre la villa e i tre appartamenti in via Compagna e via Barone, confiscati ad un soggetto ritenuto appartenente al clan Licciardi, dopo l’avvio dei lavori di rispristino funzionale per destinarli in parte al nuovo ufficio tecnico comunale, le cose paiono essersi insabbiate.

Mentre per i beni in via Colombo, via Volpicelli e via Barletta – quest’ultimo appartamento sottratto ad un ex appartenente ai vigili urbani arrestato e condannato per associazione mafiosa -, la situazione resta statica. Inerzia burocratica o si nasconde altro dietro questa apatia politico-amministrativa ? Proprio i beni confiscati hanno rappresentato motivo determinante degli scioglimenti tanto che alcuni di essi sarebbero riconducibili a soggetti legati a doppio filo ad ex dipendenti e consiglieri comunali.

Intanto la neo amministrazione starebbe già in panne per la nomina della nuova giunta con malumori sia all’ interno del Pd che di Nuove Generazioni. Mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe fatto propendere la scelte di asessore su di un tecnico locale che in passato avrebbe ricorso contro il comune, senza contare eventuali conflitti d’interesse su pratiche presentate in comune. Per la maggioranza Aruta ci sarebbe anche il nodo da sciogliere sulla nomina di un tecnico comunale a dirigente dell’ufficio Urbanistica. Tecnico che sarebbe molto vicino a nuove generazioni.
G.S.


Articolo pubblicato il giorno 16 Ottobre 2021 - 13:49


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