Sette anni e otto mesi di reclusione e il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori.
E’ la condanna che è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Ivana Salvatore nei confronti di Angelo M. un 50enne titolare di un maneggio del Casertano accusato di abusi sessuali su allievi minorenni di eta’ compresa tra i 10 e i 14 anni.
Oltre ai sette anni e 8 mesi di reclusione ci sono le pene accessorie del divieto di lavoro a contatto con i minori ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dai minori. Il pm, nell’udienza tenuta il 23 settembre scorso, aveva chiesto una pena di undici anni. Il processo e’ stato celebrato con le forme del rito abbreviato.
Nella fase di indagine si era tenuto anche un atto irripetibile come l’incidente probatorio, durante il quale l’accusato era stato messo di fronte alle cinque vittime (di sesso femminile e maschile), che avevano confermato di essere state molestate e sottoposte ad abusi ad opera del 50enne.
Altri elementi di prova a carico del titolare del maneggio, arrestato per questi fatti dai carabinieri nel dicembre 2020, sono stati trovati grazie alle analisi dei telefoni delle vittime e dell’istruttore. Le indagini sono partite dalle denunce di alcuni genitori, i cui figli avevano raccontato delle attenzioni morbose riservate loro dall’istruttore, e delle battute a sfondo sessuale pronunciate dal 50enne.
Le violenze sarebbero avvenute in luoghi appartati del maneggio. Gli ex allievi si sono costituiti parte civile nel processo (sono difesi dai legali Mariano Omarto, Mauro Iodice e Marianna Febbraio).
Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2021 - 10:12