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‘Why Nut?!’, il festival dell’arte e della natura

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Dal felice incontro tra l’associazione culturale Club 33 Giri di Santa Maria Capua Vetere (CE) e il suo festival “La Musica può fare” e l’Azienda Agricola Rufrae di Presenzano (CE) nasce l’idea di un evento che faccia incontrare arte e natura, pilastri su cui si fondano le attività rispettivamente dell’associazione e dell’azienda.

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Il festival “Why Nut?!” è il risultato di questa collaborazione e si terrà il 26 settembre nell’area dell’azienda agricola in via Tuoro San’Angelo 2, a Presenzano.

Le esperienze delle due realtà, che con passione ed entusiasmo portano avanti i loro obiettivi sul territorio, si sposano per dare vita ad un nuovo modo di fruire gli spazi naturali e l’esperienza artistica e musicale a stretto contatto con l’ambiente.

Obiettivo dell’evento è la valorizzazione del territorio, dei prodotti della terra, delle coltivazioni locali attraverso la fusione con l’esperienza artistica in grado di coinvolgere il pubblico in modo immersivo e globale. Particolare attenzione, nel corso della giornata, verrà data alla nocciola, prodotto tipico e prezioso del territorio, e alla sua coltivazione.

Da qui il nome dell’evento, Why Nut?!, non solo un riferimento alla nocciola, ma anche un invito a ripartire, “perché no”, proprio dai pilastri della bellezza che ci circonda, l’arte e la natura.

Le due realtà intendono aprirsi al territorio proponendo un’esperienza insolita, nuova ed ecosostenibile che appassioni la comunità e la renda protagonista attiva dell’evento. Agricola Rufrae propone un’offerta di accoglienza insolita, non convenzionale ed in continua evoluzione, il turismo agricolo: percorsi esperienziali, didattica colturale ed eventi artistici.

Questa esperienza viene arricchita dal potere catalizzante dell’arte e della musica in particolare, di cui l’associazione culturale Club 33 Giri conosce perfettamente le potenzialità di aggregazione. Insieme alla natura, al centro di ogni cosa, c’è la musica come linguaggio universale che unisce e coinvolge. Tra tutte le forme d’arte la musica è sicuramente quella che ha il rapporto più stretto con la natura.

La musica è una delle vie per le quali l’anima ritorna al cielo” scrisse Torquato Tasso, ed è per questo che Club 33 Giri e Agricola Rufrae hanno deciso di arricchire gli spazi dell’azienda di musica ed arte. I suoni della natura, insieme ai suoi sapori, odori e colori, abbracciano, si fondono e di arricchiscono grazie ai suoni melodici e armoniosi prodotti dall’uomo e dalla sua creatività artistica. Il noccioleto, l’abetaia, i campi coltivati diventano luogo ospitante e parte integrante dell’esperienza artistica e musicale.

Per partecipare all’evento sarà necessario essere in possesso del “Green pass” (EU Digital COVID Certificate) o aver effettuato un tampone nelle 48 precedenti e prenotare attraverso la piattaforma Eventbrite entro e non oltre le ore 23.30 di sabato 25 settembre 2021.

Nel corso della mattinata a partire dalle 10.00 del 26 settembre 2021 si terrà un convegno sulla nocciola e la sua coltivazione che coinvolgerà svariate realtà nazionali e verrà presentato il Progetto di ricerca “Testimone”, vincitore della Misura 16.1.1. del GAL – Altocasertano, che si occupa della ricerca in tecniche di gestione ecosostenibile del noccioleto in collaborazione con il CNR di Portici.

Il programma della giornata sarà ricco e coinvolgente: alle 15.00 si partirà con una serie di esperienze da vivere in natura. Il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a laboratori di Yoga del suono – Nada Yoga, pratica sonoro meditativa che consente di imparare ad osservare e gestire il nostro approccio ritmico giornaliero; laboratorio di disegno en plein air; degustazione guidata della nocciola con la presentazione del libro “Enciclopedia della nocciola”; inoltre si potrà passeggiare attraverso il Sentiero della biodiversità e il Sentiero della nocciola guidati dagli esperti dell’azienda agricola; ancora la Compagnia Mutamenti del Teatro Civico 14 proporrà una performance di monologhi frutto del laboratorio di drammaturgia curato da Luigi Imperato; infine ci sarà la presentazione del libro “Mock ‘n’ troll” (People Pub) di Lercio.it, sito satirico italiano di false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco che fanno il verso agli articoli tipici della stampa sensazionalistica.

Dalle 18.00 poi prenderà il via la musica che vedrà cinque artisti esibirsi sul palco allestito nell’area dell’abetaia all’interno dell’azienda. A dare il via sarà Vincenzo Stallone, in arte Junior V, classe ‘98, sin dall’età di nove anni si cimenta come chitarrista e bassista che a maggio 2020 finisce nella Top Viral 50 di Spotify e viene segnalato come miglior artista del mese da MTV Italia, a febbraio 2021 pubblica per Django Dischi il nuovo album “Sconosciuti che conoscono l’amore”.

A seguire sarà la volta di Alessandro Pascolo batterista, produttore e ingegnere del suono napoletano, i suoi intrecci ritmici e melodici sono ispirati tanto alla idm quanto alla techno rave anni ’90 inglese; e poi ancora il live di Emanuele Colandrea cantante-autore della provincia di Latina che a Marzo 2015 pubblica il suo primo disco solista dal titolo “Ritrattati“, raccolta di canzoni ritrattate di Cappello a Cilindro ed Eva Mon Amour, band delle quali è stato autore, chitarrista e cantante.

A salire sul palco sarà poi The Tangram band abruzzese nata nel 2016, l’introspezione lirica si unisce alla loro estroversione musicale creando un connubio unico di suoni e parole, in un ambiente spaziale e fruttato; anche se il loro sguardo è rivolto costantemente al futuro, la loro musica di stampo internazionale, affonda le proprie radici nella Groove Music passando dal Soul al Funk. Il loro album “Cosmic Fruits” è previsto in autunno 2021.

Infine, a chiudere la giornata sarà la band napoletana Bagarija Orkestar, una folle banda di fiati e percussioni che nasce nel 2018 dal cuore cosmopolita di Napoli, ispirandosi alle fanfare provenienti da Serbia, Macedonia, Romania e Turchia, ricreando quel clima di magia collettiva e liberatrice propria delle feste balcaniche, mantenendo al contempo salde le proprie radici grazie all’innesto del materiale musicale di cui la città di Napoli è immensamente ricca.


Articolo pubblicato il giorno 3 Settembre 2021 - 16:01


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