Whirlpool Napoli. “Abbiamo bisogno di una discussione di merito al fine di poter valutare l’affidabilita’ dei soggetti industriali e del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento di via Argine. Qualora il confronto, senza pregiudiziali, non dovesse offrire una soluzione adeguata, e’ la Whirlpool che deve farsi carico e riaprire la produzione di lavatrici a Napoli”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli. Nel corso dell’incontro, spiegano, “abbiamo posto degli elementi per noi imprescindibili, a partire dalla garanzia del medesimo trattamento economico e normativo per tutti i lavoratori e dell’assunzione da parte di un’unica personalita’ giuridica, in cui auspichiamo possa avere un ruolo anche Invitalia.
L’eventuale passaggio da Whirlpool ad un altro soggetto industriale deve essere nel segno della continuita’ occupazionale: i lavoratori non dovranno passare neanche un’ora da licenziati”. Sullo progetto di un hub della mobilita’ sostenibile “servono dettagli su piano industriale e occupazione” e vogliamo “nero su bianco con tutte le garanzie del caso”.
Lo affermano in una nota il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis e il segretario generale Fim Cisl Napoli Biagio Trapani dopo l’incontro al MiSE sulla vertenza Whirlpool di Napoli. E’ stato comunicato, dicono i sindacalisti, “che si sono aggiunte altre due aziende rispetto alle cinque che ci erano state comunicate la scorsa settimana” e il Ministero “ha confermato la volonta’ di portare avanti il piano sull’hub della mobilita’ sostenibile ma senza entrare nel merito industriale e occupazionale del progetto”, ma per i sindacati “serve avere nero su bianco con tutte le garanzie del caso, un piano industriale dettagliato con investimenti, tempi e occupazione”.
“Troppi i soggetti presunti investitori che in questi anni si sono avvicinati senza una solidita’ di capitali e progetti concreti. Quindi una valutazione seria sull’affidabilita’ dei soggetti industriali che si stanno consorziando e’ per noi fondamentale”. Negli incontri calendarizzati, aggiungono, “ci aspettiamo ci venga finalmente illustrato il piano industriale e occupazione del progetto.
Per noi solo un piano industriale pluriennale e di prospettiva puo’ garantire il futuro occupazionali ai 340 dipendenti del sito campano, dando continuita’ lavorativa a tutti i lavoratori”. Per farlo Whirlpool, concludono, “deve rimanere al tavolo negoziale dimostrando responsabilita’ sociale oltre la data 15 ottobre per far si che il piano cominci ad assumere una sua concretezza”.
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