<strong>Domenica 26 settembre visite guidate gratuite a Napoli, per celebrare Dante nelle Giornate del Patrimonio: la mostra “La Divina Commedia per immagini. Settecento anni di iconografia dantesca“, resta aperta fino al 31 gennaio 2022.
Aprono la mostra gli splendidi miniati: il più antico quasi coevo della Divina Commedia risalente alla seconda metà del trecento, con settantasei disegni a penna; un altro codice della fine 300 ed inizio 400 riccamente illustrato proviene dalla collezione del medico e bibliofilo Domenico Cotugno, infine appartiene alla collezione farnesiana, il manoscritto datato al 1411 con nelle iniziali suggestive scene miniate, i codici testimoniano l’impegno e l’accuratezza che i disegnatori hanno dedicato fin dal primo momento ad illustrare la Commedia. L’immaginario dantesco, ricco di suggestioni e allegorie, di simboli e luoghi fantastici, ha da sempre attirato l’interesse degli artisti.
In mostra anche le illustrazioni più famose come la pregiata edizione di Antonio Zatta, l’Atlante Dantesco di John Flaxman, le illustrazioni di Francesco Scaramuzza e quelle più celebri di Gustave Doré nella Prima tiratura delle composizioni. Molte le rarità ed originalità: le tavole in rame di Giovan Giacomo Machiavelli, si tratta dei disegni originali realizzati da Machiavelli tra il 1806 e il 1807, che affiancano l’edizione della Commedia curata da Filippo Machiavelli, apparsa a Bologna per Gamberini e Parmeggiani tra il 1819 e il 1821 con le 101 tavole dell’incisore.
Tra le curiosità l’albero genealogico degli Alighieri, una Divina Commedia in napoletano ed una tradotta in ebraico. Il posto d’onore lo occupano gli autografi di Leopardi e De Santis. Di Giacomo Leopardi sono esposte alcune pagine autografe dello Zibaldone e la canzone Sopra il monumento di Dante con note di pugno del poeta. Fino al 31 gennaio ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2021 - 12:25 / di Cronache della Campania